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Appena terminato il Question Time sulla stabilizzazione di 40 infermieri utilizzati per lungo tempo dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, non posso che esprimere perplessità sulla risposta fornita dalla Giunta. Questi operatori, chiamati per supplenze spesso prolungate dovute a malattie, gravidanze o aspettative, hanno superato prove per titoli e hanno svolto un ruolo essenziale. Tuttavia, la Regione Campania sembra ignorare la possibilità di consultare preventivamente la Corte dei Conti per verificare la correttezza di una loro stabilizzazione” – dichiara la consigliera indipendente Marì Muscarà.

Secondo la Giunta poiché gli infermieri in questione sono nati come supplenti, non possono accedere alla stabilizzazione. Una posizione che, secondo Muscarà, contrasta con il principio fondamentale di garantire continuità e qualità dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).Non è accettabile pensare che chi inizia come supplente debba rimanerlo a vita. Se davvero vogliamo mettere il paziente al centro, bisogna garantire stabilità e professionalità nel sistema sanitario” – afferma la consigliera, la quale pone l’attenzione anche sulla gestione delle graduatorie. “Trovo strano che la Federico II faccia riferimento esclusivamente alla graduatoria dell’Azienda dei Colli, anziché a una graduatoria regionale unica che permetterebbe maggiore trasparenza e uniformità. Questo sistema, dove le graduatorie valgono solo tre anni e poi si scade in una continua necessità di nuovi concorsi, sembra servire più a fini elettorali che a garantire un’efficace gestione del personale sanitario” – conclude.

Muscarà chiede alla Regione Campania un impegno concreto per affrontare il problema alla radice, attraverso un confronto diretto con la Corte dei Conti e una revisione del sistema delle graduatorie. Solo così sarà possibile evitare vuoti di organico e abbassamenti dei LEA, rispondendo realmente alle esigenze dei cittadini campani.