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“C’è stato un incidente diplomatico con la Francia per l’atteggiamento dilettantesco e provinciale dell’Italia sul tema dei migranti da ricollocare. Un tema che va affrontato con il senso di responsabilità, partendo dal fatto che non possiamo far morire a mare la gente, questo è il vincolo che deve valere per tutti”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua rubrica del venerdì su Facebook. “Macron – ha detto De Luca – è stato attaccato sulla sua disponibilità dagli alleati di Meloni e Salvini, cioé Le Pen e i sovranisti francesi, e che si sono comportati come se stessero discutendo al dopo-lavoro, mettendo in difficoltà il governo francese che ha fatto notare che i rapporti diplomatici sono una cosa seria e che non si hanno rapporti tra Stati in cui si scherza”. Sulle immigrazioni verso l’Europa, De Luca ha sottolineato che “la situazione non può andare avanti come oggi a tempo indefinito. Dobbiamo prendere un’iniziativa concreta che coinvolga l’Europa e la fascia settentrionale dell’Africa, serve un’iniziativa congiunta per definire le scelte da fare sull’accoglienza dei migranti nella fascia settentrionale dell’Africa, definire l’aiuto immediato e lo sviluppo a lungo periodo del continente africano. L’unica cosa che non possiamo fare è avere termini di demagogia e dilettantismo e poi la rottura di rapporti diplomatici con la Francia, che è il Paese d’Europa su cui più possiamo trovare alleanze su temi economici che interessano Francia, Italia e Spagna”.

“In merito al decreto del Governo sulle trivellazioni affermo che la Campania non è disponibile ad accettare trivellazioni nel Golfo di Napoli e di Salerno, non per ragioni ideologiche ma per calcolo di costi e benefici dei luoghi più belli del mondo”. De Luca sottolinea che il Governo Meloni “ha deciso che si possono fare trivellazioni non a 12 miglia dalla costa ma a 9 miglia, sarebbe inimmaginabile avere le trivelle all’opera davanti alle costiere Amalfitana, Sorrentina, alle isole di Capria, Ischia, Procida, e ai Campi Flegrei, area geologicamente estremamente delicata. Quindi ne parleremo con grande fermezza se qualcuno farà atti concreti in quel senso, lo faremo non per ideologia ma per calcolo di costi e benefici”.

“L’Italia dovrebbe mandare in Ucraina armi strettamente difensive, non missili. E il Governo dovrebbe rendere trasparente questo invio di armi, legandolo a una iniziativa concreta per il cessate il fuoco. Il Governo italiano – ha aggiunto – dovrebbe con Francia, Germania e Spagna assumersi la responsabilità di proporre a Russia e Ucraina il cessate il fuoco immediato. A oggi nessuno ha fatto questa proposta e quindi nessuno si ricorda che la guerra continua con migliaia di morti, popolazione civile massacrata, morte dei bambini, stupri. La guerra è la bestialità. Mi sono ripromesso di mandare copia ai governanti del libro di Keynes dopo la Prima Guerra Mondiale e la firma della conferenza di pace di Versailles, in cui suggeriva come consolidare la pace e come avere rapporti con i Paesi che avevano promosso la guerra, per avviare la pace futura”.

De Luca ha anche criticato l’atteggiamento del Governo attuale: “Non è consentito – ha detto – fare quello che si vuole in Italia e andare poi in Europa con un volto accettabile. Abbandonate retorica e demagogia insopportabili che usate su sovranismo, patria, nazione. Dobbiamo ricordare a La Russa che grazie alla guerra voluta da Mussolini la patria è stata mutilata, perché dopo aver perso la seconda guerra mondiale le potenze vincitrici nel ’47 hanno preso Istria, Fiume, Zara, le Isole della Dalmazia e le hanno date alla Jugoslavia di Tito. Chi parla dieci volte al giorno di patria si ricordi di essere erede di una tradizione che ha fatto mutilare la patria e siamo stati a un passo dal perdere Trieste. I patrioti soo quelli che hanno fatto l’unità d’Italia, non chi ha fatto smembrare un pezzo di Italia facendo una guerra demenziale. Pensando a oggi, senza bisogno di ricordare il passato, penso sia bene che il Governo mantenga i rapporti di equilibrio internazionale. Ci auguriamo che il Presidente della Repubblica in maniera riservata e sobria come nel suo stile riallacci i fili del dialogo con i nostri vicini francesi”.

“Ci prepariamo per un’iniziativa che tenga insieme imprese, industrie, istituzioni, sindacati per una vertenza forte nei confronti del Governo nazionale. La rivolgiamo a tutte le forze politche che hanno dimenticato il sud, da dove c’è una emigrazione enorme di 250.000 giovani negli ultimi dieci anni, il 40% laureati”, ha detto il presidente della Regione Campania. “Prepariamo a una grande iniziativa di lotta, stavolta determinata per strappare al Governo nazionale l’impegno per 300.000 posti di lavoro a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione nel Mezzogiorno, nella defiscalizzazione totale e in incentivi ai privati che investono al Sud, alla moltiplicazione dei centri di formazione legati alla domanda del mondo imprenditoriale. Serve un grande progetto nazionale per bloccare l’emorragia dei giovani, un concorso nazionale per la pubblica amministrazione del Sud che è sottodimensionata. Noi in Campania facciamo da gennaio un nuovo concorso per assumere 5000 giovani nei Comuni, nella Regione, negli altri enti locali. ma deve essere un pezzo di una iniziativa straordinaria nazionale da fare”.

“In Campania stabilizziamo nel campo della sanità oltre 3500 lavoratori precari. Stabilizziamo – ha spiegato De Luca – 750 unità di lavoratori precari sulla base della legge nazionale che prevede la stabilizzazione dopo tre anni a tempo determinato. Abbiamo prolungato i loro contratti per arrivare ai tre anni e possiamo dopo il 31 dicembre stabilizzare 750 unità di personale sanitario, medico, infermieristico, tecnici, ammnistrativi. Stabilizziamo anche 2800 lavoratori che hanno avuto contratto covid: lavoratori che hanno avuto contratti determinati per almeno 18 mesi. In tutto arriviamo a 3.550 stabilizzazioni in sanità”. De Luca ha ricordato anche che “nell’Asl Napoli 1 licenziamo – ha detto – 6 dipendenti e altri 3 li sospendiamo per 6 mesi perché sono amministrativi e infermieri che si erano infilati nel software dell’Asl e mettevano in tasca 30-40.000 euro al mese per operazioni non dovute. Proseguiamo a fare pulizia senza guardare in faccia nessuno”.

“Da Eav abbiamo avuto disservizi nelle scorse settimane anche gravi. Ho chiesto alla direzione di preparare una relazione di merito per spiegare tutto ai cittadini con chiarezza”, ha detto De Luca riferendosi alle difficoltà dell’azienda regionale dei trasporti pubblici. “Ci sarà una riunione – ha dett De Luca – con i sindaci della Costiera Sorrentina a breve per dare loro informazioni e spiegazioni del caso ma dobbiamo spiegare tutto a cittadini, per filo e per segno quale è la realtà, i problemi sulla linea, sulla manutenzione, sui vettori. Non possiamo più avere disservizi che si scaricano sui cittadini e i turisti senza avere una spiegazione dettagliata. Non si deve nascondere niente, ma i problemi vanno spiegati”