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Nello scorso mese di dicembre ha avuto luogo l’operazione nazionale “e-Fishing”, condotta dai militari della Guardia costiera contro la pesca illegale e per tutelare il prodotto ittico made in Italy. Sotto il coordinamento del 4° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Napoli, sono state condotte numerose ispezioni lungo tutto il territorio del Compartimento Marittimo di Salerno, comprese le articolazioni periferiche costituite dalla Capitaneria di Porto di Agropoli e Palinuro.

L’operazione, finalizzata all’individuazione degli illeciti e violazioni della normativa vigente sulla pesca e commercializzazione, si è protratta per tutto il mese di dicembre ed ha consentito di elevare diversi verbali di contestazione amministrativa e comminare multe per un ammontare complessivo di circa 40.132,00 € cui, sono seguiti sequestri amministrativi di una quantità di circa 1,1 tonnellata di prodotto ittico, fresco e congelato, la cui vendita non garantiva la necessaria informazione a tutela dei diritti del consumatore.

I controlli, con il coinvolgimento di tutto il personale del Compartimento Marittimo di Salerno e delle dipendenti Unità Navali, si sono concentrati su ogni aspetto della filiera ittica, in particolare, sono state ispezionate attività di ristorazione italiane ed etniche, pescherie, punti di sbarco del pescato e grandi centri di distribuzioni del prodotto ittico, nonché sono stati condotti controlli in mare lungo il litorale di competenza ai motopesca ed alle unità da diporto per il contrasto alla pesca professionale e/o sportiva abusiva.

Tra le operazioni di rilievo, si evidenzia l’attività condotta in collaborazione con la Guardia di Finanza Sezione Operativa Navale di Salerno presso il locale Mercato Ittico, che ha portato alla elevazione di diversi verbali di contestazione ed al sequestro di circa 370 kg di prodotto ittico privo di tracciabilità e/o etichettatura.

Le attività condotte hanno rappresentato un’ulteriore risposta alla commercializzazione abusiva di prodotti ittici di vario genere, pratica quest’ultima che costituisce potenziale pregiudizio per la salute pubblica, in quanto la mancanza di documentazione atta a individuare le varie fasi di preparazione e commercializzazione di un prodotto alimentare comporta la mancata tutela del consumatore da prodotto derivante da pratiche di pesca illegale che,durante le diverse fasi della commercializzazione, in assenza di controlli, rischia di essere manipolato ed alterato.