Ci sono molti motivi per riscoprire il piacere di viaggiare in treno, non ultimo e meno importante include la salvaguardia ambientale. Il riscaldamento globale è una piaga che affligge il nostro pianeta a cui ciascuno nel suo piccolo può contribuire a risollevare. Numerose ricerche nazionali e internazionali stanno dimostrando che l’abitudine di viaggiare in treno è in grado di ridurre notevolmente le emissioni di CO2 rispetto ai voli in aereo. Oggi, viaggiare in treno è diverso: è altrettanto comodo e veloce come l’aereo grazie alle tratte di alta velocità e alle diverse compagnie che operano sul territorio. Viaggiare con Italo Treno, per esempio, è una valida soluzione. Inoltre, è economico, soprattutto sulle tratte brevi come da Roma a Bologna in treno.
Inoltre, è economico, soprattutto sulle tratte brevi: da Roma a Bologna in treno diventa una vera passeggiata con il grande vantaggio di partire da un centro città e giungere direttamente al cuore di un’altra città senza la necessità di prendere un taxi o un autobus dall’aeroporto per coprire le distanze. Anche questo è un risparmio di tempo, denaro ed energie.
Lo stato dell’arte in Europa
Stando a un’analisi del docente e saggista dell’Università di Oxford – Timothy Garton Ash – ripristinare in tutta Europa l’abitudine di viaggiare più frequentemente in treno, soprattutto sulle tratte brevi – potrebbe comportare una nuova età dell’oro delle ferrovie europee. La rete internazionale di collegamenti ferroviari è già ottima, in realtà. Bisognerebbe, però, promuovere la mobilità in treno ad alta velocità per ridurre i voli a corto raggio. Un’equa concorrenzialità tra le modalità di spostamento – a lungo termine – agevolerebbe sia le compagnie aeree che di terra, oltre a beneficiare di un ambiente più salutare.
Il ricercatore indica proprio l’Italia come esempio da imitare. La rete ad alta velocità collega numerose città italiane, ormai, consentendo di coprire la tratta tra Roma e Milano in circa due ore.
È stato evidenziato che la metà dei voli in Europa è a corto raggio, ovvero coprono distanze inferiori a 1500 km. Un volo aereo comporto 19 volte più emissioni di CO2 rispetto a un equivalente viaggio in treno. Laddove – anche orograficamente e geograficamente – è possibile coprire la stessa tratta con aereo e treno, prediligere il treno e abolire la linea aerea risulta più vantaggioso. Per dimostrarlo è stato fatto un esperimento: una “corsa” Londra – Glasgow in treno e in aereo.
L’esperimento Londra – Glasgow
L’esperimento prevedeva una corsa dal centro di Londra al centro di Glasgow con un passeggero a bordo del treno e l’altro in aereo. Il passeggero del treno è giunto solo due minuti dopo il passeggero che aveva preso l’aereo con la differenza che il passeggero in aereo ha impiegato più tempo negli spostamenti e nei tempi di imbarco e di attesa e le emissioni di CO2 sono state 137 kg rispetto ai 20 kg emessi dal treno. L’unico svantaggio del passeggero in treno è stato il costo del biglietto: molto più alto di quello dell’aereo e pertanto disincentivante.
È evidente che non tutte le tratte sono uguali e non si impiega sempre lo stesso tempo per raggiungere la stessa destinazione in treno e in aereo. Ma se si tiene conto degli spostamenti dall’aeroporto al centro città, delle attese ai check-in, dei controlli e dell’imbarco che, invece, sono risparmiati a un viaggiatore in treno che raggiunge il centro città partendo da un altro centro città, c’è anche un evidente guadagno in termini di salute e stress. In treno si viaggia più comodi, le poltrone sono più ampie, così come gli spazi, si può lavorare o studiare usando il wi-fi, si gode meglio il paesaggio che scorre lungo i finestrini, il vagone ristorante è un punto di ristoro sempre disponibile, si viaggia rilassati e senza frenesia.