Serre (Sa)- “L’indifferenza dello Stato uccide più del cancro”. Recita così uno degli striscioni che sventolano dinanzi al varco militare di Borgo Carillia, nel comune di Serre. Uno striscione che denuncia l’abbandono del territorio da parte dello Stato e che porta la firma dei cittadini di Serre, degli Alburni e della Piana del Sele, impegnati in queste ore, in un presidio permanente dinanzi all’area militare per manifestare contro lo stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla Tunisia ed inviati dalla Regione Campania, presso il real sito militare della caserma di Persano dove sosteranno per diversi mesi in attesa delle operazioni della caratterizzazione da parte degli Enti compenti. Rifiuti sui quali indagano la Procura Tunisina, e le Procure della Repubblica di Salerno e Potenza, per traffico internazionale illecito di rifiuti.
Il presidio pacifico, che ha avuto il via ieri e che proseguirà ad oltranza anche per le prossime settimane, questa mattina ha visto i sindaci di Serre, Franco Mennella, di Eboli, Mario Conte, di Altavilla Silentina, Francesco Cembalo, le associazioni ambientaliste, le associazioni di categoria di imprenditori agricoli e i cittadini dell’area a sud del territorio salernitano, sfilare in strada contro la decisione della Regione Campania di stoccare i rifiuti nello storico sito militare e di pregio ambientale.
Presente al presidio, anche il consigliere regionale del M5S e Presidente della Commissione Aree Interne della Regione Campania, Michele Cammarano, autore di decine di interrogazioni al presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca e all’assessore regionale all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, di decine di interrogazioni sulla tipologia di rifiuti contenuti nei circa 300 containers e i tempi di stoccaggio.
“Territori incontaminati come quello di Serre, ricadente nell’oasi naturale del WWF di Persano, il cui patrimonio geologico e culturale è collegato alla tutela dell’ambiente, merita rispetto e ben altre attenzioni rispetto allo stoccaggio di 213 containers di rifiuti- chiosa Cammarano. –Ho chiesto alla Regione di rendere pubblico il cronoprogramma relativo agli impegni presi, tramite atti regionali, sullo stoccaggio, la caratterizzazione e il trasferimento dei rifiuti- spiega il presidente della Commissione Aree Interne della Campania. -La Regione – chiede – restituisca l’area di Persano libera dai rifiuti in tempi brevi”.
Presenti al presidio, anche gli imprenditori agricoli del cratere salernitano e il presidente dell’associazione “Radici”, Carmine Cocozza. “Siamo vicini e solidali al popolo di Serre e della Piana del Sele in questa battaglia per la tutela dell’ambiente. Il futuro delle aree interne– chiosa Cocozza – è nell’agricoltura e nella tutela dei territori che non meritano di essere mortificati con lo stoccaggio di rifiuti, la creazione di discariche e la collocazione di impianti industriali non compatibili come le fonderie”.
Il presidio contro i rifiuti continuerà nella giornata di domani con i cittadini e i sindaci in protesta per dire “no” all’arrivo dei containers nel sito di Persano.