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“Congresso grottesco, kafkiano, organizzato dai principali responsabili delle politiche degli abbattimenti per sospetta e mai confermata brucellosi o tubercolosi bufalina, con oltre 150 mila capi abbattuti indiscriminatamente, co-protagonisti dell’annientamento di oltre 300 piccole e medie aziende bufaline del Casertano, nonché della mancata attuazione delle leggi sulla tracciabilità del latte alla stalla e alla produzione di mozzarella, che ha lasciato maglie larghissime alle frodi, probabilmente alla camorra, stanate solo e soltanto grazie all’encomiabile impegno dei Carabinieri del Nas”. Così la consigliera regionale campana indipendente Maria Muscarà, presentatrice di diverse interrogazioni e denunce stampa sulla gestione del settore in Campania, a proposito del congresso internazionale “First International Conference on Buffalo Mozzarella and Milk Products” che aprirà i battenti a Napoli il 24 settembre per chiuderli il 25, e che vedrà protagonisti, oltre ad importanti esponenti della ricerca scientifica internazionale di settore, la Regione Campania, il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana (soggetto organizzatore), l’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno e i Dipartimenti di Agraria e Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli.

Non oso neppure immaginare, data la complessità organizzativa dell’evento internazionale – aggiunge Muscarà – quanto sia costato e chi ha pagato questo evento, sul quale produrrò una interrogazione, ma spero diventi soprattutto l’occasione, per i massacrati allevatori, che proprio in questo periodo stanno nuovamente subendo indebite e gravissime pressioni per abbassare il prezzo del latte rischiando la chiusura, per far sentire la propria voce a livello internazionale. Ma soprattutto per accendere un riflettore anche giudiziario sugli affari opachi, politici ed economici, che non pochi soggetti hanno messo in piedi approfittando di una presunta emergenza condotta all’insegna di uno spropositato e imbarazzante principio di precauzione stigmatizzato e bocciato persino dal Consiglio di Stato”. “Su questo mi auguro e auspico, date anche le dettagliate denunce ai più alti livelli giuridico-istituzionale – conclude Muscarà -, l’intervento di quei magistrati che hanno davvero a cuore la Giustizia e le sorti dei territori aggrediti dalla criminalità politica, economica e camorristica”