Israele dichiara lo stato di guerra. Una colonna di tank si dirige verso Gaza. Diluvio di bombe sulla striscia, nella notte colpiti 500 obiettivi di Hamas, che a sua volta rivendica “un massiccio attacco missilistico con 100 razzi” su Ashkelon, nel sud di Israele. Secondo il Washington Post, gli Usa si attendono l’operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Il nuovo bilancio dei morti israeliani è di 700. Sono 2.500 i feriti, moltissimi gravi. Ci sarebbero 750 dispersi, sarebbero almeno 100 gli ostaggi nelle mani di Hamas. Tra loro americani e tedeschi. Sarebbero 260 i morti al rave dei giovani pacifisti nel deserto. Israele ha chiesto ai suoi cittadini di abbandonare l’Egitto. Sul fronte palestinese le vittime sarebbero 413, di cui 78 minori. Tra loro una famiglia di 13 persone con 4 bambini. I feriti 2.200.
Il presidente degli Stati Uniti Biden ha ordinato di assicurare un ‘ulteriore sostegno’ militare a Israele dopo gli attacchi di Hamas. Verso l’ok a un significativo trasferimento di armi, nonostante le forniture all’Ucraina contro la Russia. Il leader della maggioranza democratica al Senato Usa, Chuck Schumer, ha detto al capo della diplomazia cinese, Wang Yi, di essere rimasto “molto deluso” dalla dichiarazione di Pechino sulla ‘escalation di violenza tra Israele e Palestina. Intanto, il presidente iraniano Raisi ha parlato con i leader di Hamas e della Jihad islamica e ha avvertito che il suo Paese ‘sostiene la legittima difesa della nazione palestinese’. Per il Wall Street Journal, l’Iran ha aiutato Hamas a pianificare l’attacco a sorpresa. Meloni chiama Natanyahu. In Italia disposta la ‘tutela di obiettivi israeliani e palestinesi’.