E’ un fiume in piena il governatore della Campania Vincenzo De Luca parlando alla Festa dell’Unità di Procida, davanti alla segretaria del Pd Schlein: “La funzione di governo non è una funzione di ricatto, chi guida le istituzioni non gestisce il patrimonio di famiglia. L’attuale Governo nazionale è giunto a un punto limite estremamente delicato e preoccupante. Dobbiamo combattere l’idea di governo come conquista del bottino, accaparramento, monopolizzazione delle risorse centralizzate”. De Luca, poi rivolgendosi alla segretaria Schlein le ha chiesto “di risensibilizzare la presidente del Consiglio” sul mancato sblocco dei fondi di coesione per la regione, che a suo avviso “è uno scandalo“.
De Luca ha parlato poi della battaglia contro l’autonomia differenziata, con la Campania prima regione ad aver chiesto il referendum e ad aver proposto ricorso alla Consulta. “Chiariamo: noi difendiamo l’autonomia più degli altri, siamo contro il centralismo burocratico che dilaga. Ma dobbiamo muoverci con spirito unitario, unendo le forze sane del Paese sulla linea della burocrazia zero, questa è la rivoluzione di cui l’Italia ha bisogno”. Il governatore ha poi riassunto alcuni degli obiettivi raggiunti dalla Regione nei nove anni trascorsi finora con la sua guida: “I dirigenti del Pd sono stati un po’ distratti rispetto all’esperienza della Campania, non lo dico a te che sei segretaria da poco”, ha precisato. Quanto ai fondi di coesione ancora bloccati, “nessuno ha capito quali siano i motivi di merito, vengono dette cose fumose, il motivo vero lo sappiamo tutti. E oggi qui mancano i fondi per importanti interventi in materia di cultura, di assetto del territorio. Ho visto manifesti di un partito di maggioranza a Bagnoli che scrive ‘grazie Giorgia’ per l’intervento avviato. Oggi sono in dimensione zen, altrimenti dovrei dire grazie al piffero: i fondi sono quelli che hanno tolto alla Regione Campania”. “Non abbiamo ancora pronta una alternativa di governo. Dobbiamo lavorare duramente per approfondire il nostro programma, per convincere gli italiani in modo credibile oppure non ci votano. Bisogna lavorare su temi essenziali: sicurezza, giustizia, palude burocratica, un rapporto col mondo cattolico più attento. Noi sosterremo lo sforzo tenacemente unitario della segretaria per costruire una alleanza ampia, senza accettare o porre veti. E ricordiamo che più siamo forti noi democratici, più saremo in grado di aggregare”. “Avrai il nostro sostegno libero e incondizionato se vorrai andare avanti così. Senza il Pd il paese non si salva“, ha affermato tra gli applausi De Luca. “Chiederò – ha aggiunto De Luca – alla segretaria Schlein di chiarire cosa va fare Raffaele Fitto in Europa. Quando arriva un italiano all’estero dobbiamo fare di tutto per sostenerlo, ma dobbiamo sapere due cose: se rappresenta l’Italia o il partito, e se va a valorizzare le politiche di coesione, quelle con cui l’Europa vuole recuperare i divari, o se va a proseguire l’operazione di centralizzazione finanziaria fatta finora insieme da Meloni e Von der Leyen, per riportare a Bruxelles le risorse a scapito delle politiche di coesione”.
A prendere la parola, poi, è stata la segretaria dem Elly Schlein: “Ci battiamo contro una pessima autonomia, si vuole spaccare un Paese che invece va ricucito. E’ l’antico disegno secessionista della Lega cui si piega Fdi in un cinico baratto con il premierato. Non hanno messo nemmeno un euro, nemmeno per far finta di avere a cuore le disuguaglianze territoriali”. Schlein chiede di proseguire la raccolta firme per il referendum, “non perdiamo il ritmo” anche dopo aver raggiunto le 500mila adesioni in pochi giorni. “Come segretaria ho chiesto dal primo giorno che il Pd si battesse con una voce sola per il riscatto del Sud, senza il quale non c’è riscatto del paese”, ha detto tra gli applausi della platea. “Noi dobbiamo investire di più sulla cura delle persone. Se viviamo in un paese dove dobbiamo aspettare mesi e mesi per una mammografia non stiamo rispettando il diritto alla salute previsto dalla Costituzione”, ha aggiunto la Schlein. “La sanità non era perfetta nemmeno prima del governo Meloni. Ma noi dobbiamo avere l’ambizione di migliorarla’, ha proseguito dicendo che bisogna combattere “i tagli striscianti” attuati da questo esecutivo. Per Schlein serve una legge per coloro che si prendono cura delle persone non autosufficienti. E “accanto alla difesa della sanità pubblica noi dobbiamo difendere la scuola. Non accettiamo una Italia dove il tuo destino è segnato dal luogo dove sei nato”, ha proseguito ancora parlando della legge sull’autonomia differenziata.