Non c’è al momento nessuna inchiesta interna all’interno dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno, che ospita le aule didattiche per gli studenti dell’Università di medicina, nelle quali si sarebbe verificato il presunto caso di omofobia legato alle parole rilasciate dal professore Carmine Alfano e denunciate da un articolo del settimanale l’Espresso che ha divulgato l’audio in cui il docente rilasciava frasi sessiste ed omofobe durante i colloqui con gli specializzanti della scuola di chirurgia plastica che dirige. “Restiamo in attesa di conoscere l’esito degli accertamenti già avviati all’interno dell’Università degli Studi di Salerno – ha chiarito il direttore generale dell’azienda ospedaliera Vincenzo D’Amato, a margine di una conferenza stampa questa mattina- Siamo in stretto contatto con i vertici dell’ateneo ma se confermate, le frasi che ho letto, sono certamente deprecabili anche perché il Ruggi è ben altro, è un modello di best practice proprio nell’ Inclusione e abbiamo uno specifico ambulatorio che assiste i pazienti fin dopo la transizione sessuale nella fase post terapeutica, è un nostro fiore all’occhiello”.
Presunto caso di omofobia, nessun inchiesta al Ruggi di Salerno
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