“L’idea di formare un distretto che unisce tante realtà diverse è stata accolta sia dai consorzi orafi, che dalle associazioni coinvolte. Quella di fare una rete di imprese, è stata vista come un’opportunità da cogliere, non solo per gli incentivi economici della Regione, ma quello che nascerà nel medio-lungo termine“. In Campania nasce il Distretto Orafo: i quattro poli di eccellenza, Tarì, Oromare, Borgo Orefici e Assocoral, si uniscono in un unico consorzio, il cui primo banco di prova sarà alla fiera di Vicenza: “VicenzaOro sarà l’occasione giusta per presentare il distretto ai numerosi stakeholders che accorreranno da tutto il mondo. L’inserimento del sistema produttivo orafo campano sui canali media della manifestazione contribuirà in modo decisivo alla promozione del settore. La Regione investirà circa 160.000 euro tra servizi di noleggio stand e i servizi di comunicazione e marketing. Per i 5 giorni della manifestazione, lo stand della Regione Campania sarà la casa delle oltre 50 imprese campane che esporranno collezioni di gioielli antichi e contemporanei, e manufatti di eccellenza della tradizione manufatturiera campana“.
Nasce il Distretto Orafo Campano: l’assessore Marchiello ad Anteprima24: “La formazione sarà fondamentale per mantenere la tradizione orafa”
Promotore di questa iniziativa di portata internazionale, è Antonio Marchiello: “La Campania è la quinta regione in Italia per numero di imprese, ed il settore orafo è un tassello importante del tessuto produttivo. Abbiamo la consapevolezza che ci sono tante aziende di qualità che formano parte di consorzi e delle associazioni produttive. La mera creazione del Distretto Orafo Campano non è da apprezzare nell’immediato, ma in prospettiva, perché ci sono progetti riguardo la formazione per mantenere viva questa tradizione“. La maggior parte delle aziende, anche quelle orafe, sono concentrate nel territorio fra Napoli e Caserta. Quello orafo, è un settore antico, che già da Federico II di Svevia ha avuto vita nel cuore del centro storico di Napoli. “Lo scopo di queste academy – continua Marchiello – è quello di salvaguardare le antiche tradizioni. Il lavoro dei ‘corallari’ di Torre del Greco, su tutti, non va’ perso: sulle lavorazioni del corallo, ci saranno nuove tecnologie e nuovi modi da attuare per la sostenibilità ambientale“.
“Pronti 32 milioni dalla Regione per le Academy”
Al centro di questo progetto, c’è soprattutto la volontà di creare nuovi artigiani. In Regione, è stata approvata una delibera per destinare 32 milioni dei fondi PR FSE 2021-27 alla realizzazione delle Academy di filiera, le quali formeranno nuovi artigiani, e quindi si creeranno nuovi posti di lavoro: “La Regione crede a questo progetto, e allo stato occorre che le imprese siano pronte. Con le academy, queste imprese potranno delineare il fabbisogno formativo secondo le esigenze del mercato, e i lavoratori potranno accedere a sistemi di riqualificazione formativa. Questa formazione fornirà le competenze pratiche necessarie per lavorare sin da subito: le competenze saranno trasversali, dalla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale, fino a competenze più specifiche che appartengono al ramo di specializzazione richiesta dalla singola impresa o filiera“.