Tempo di lettura: < 1 minuto

 

Non saranno soppressi i due pitbull che sono stati gli autori dell’aggressione mortale al piccolo Francesco Pio D’Amaro, il piccolo di 13 mesi per il quale, secondo l’autopsia compiuta ieri sul corpicino straziato dai morsi, è stato fatale un colpo alla nuca che gli ha spezzato la colonna vertebrale. I cani dovranno seguire un percorso comportamentale come ha spiegato oggi ai cronisti, a margine del funerale, il dottor Luigi Morena, responsabile del unità veterinaria dell’Asl di Eboli. I due animali sono sotto sequestro penale e veterinario e tutto il percorso verrà seguito anche dal magistrato che sta indagando su quanto accaduto nell’abitazione lunedì scorso. Anche i proprietari dei cani dovranno seguire uno specifico percorso e dimostrare di saper tenere a bada i due cani che altrimenti potrebbero anche essere affidati ad alcune associazioni. Il veterinario ha escluso però che verranno abbattuti o che siano cani colpiti da qualche infermità mentale. “Hanno solo reagito al loro istinto cioè aggredire chi è estraneo e il bimbo non era conosciuto” ha spiegato il medico, raccontando che loro stessi sono stati aiutati dai familiari per avvicinare i cani prima di condurli al canile.