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La Lega presenta in Consiglio una mozione a tutela del comparto ittico campano a firma dei suoi consiglieri Gianpiero Zinzi, Severino Nappi e Attilio Pierro. Dalla fine di maggio in tutte le marinerie d’Italia si registra la protesta dei pescatori contro i rincari del gasolio, rifiutandosi di uscire in mare. Anche in Campania i pescatori hanno incrociato le braccia: a Napoli o al Porto del Granatello di Portici, da circa dieci giorni i titolari degli otto pescherecci sono fermi e, da quanto si apprende, non usciranno in mare fino a quando non avranno risposte soddisfacenti dal Governo.

La Lega, per sostenere i lavoratori del comparto ittico campano e per scongiurare una situazione che rischia di ripercuotersi sulle tavole di famiglie e dei ristoranti ma anche sulla salute dei consumatori, atteso che il mercato potrebbe essere invaso da prodotto straniero sicuramente congelato e, forse, di dubbia provenienza, chiede al Consiglio di impregnare la Giunta regionale su:

1) a deliberare ad horas, alla stregua di quanto fatto dalla Regione Puglia, un contributo straordinario destinato al comparto ittico e finalizzato all’immediata ripresa delle attività di pesca;

2) a proporre al Governo l’attivazione della misura previsa dalla Decisione di esecuzione 2022/500 della Commissione europea che consente agli Stati membri di concedere una compensazione finanziaria agli operatori dei settori della pesca e dell’acquacoltura per i costi aggiuntivi derivanti dall’attuale perturbazione del mercato oltre a risorse finanziarie aggiuntive per la gestione di questo periodo di crisi che sta compromettendo la ripresa cui l’intera economia stava andando incontro dopo un lunghissimo periodo (non ancora alle nostre spalle) di emergenza sanitaria;

3)  a richiedere al Governo un rapido avvio delle procedure di presentazione delle domande al MiPAAF per richiedere il contributo del Fondo di sviluppo delle filiere della pesca e acquacoltura (20 mln di euro), rapidamente messo in campo nel mese di marzo 2022 nonché la velocizzazione nell’erogazione dei pagamenti del fermo biologico 2021 e dei precedenti indennizzi da parte delle Autorità Marittime che ancora non abbiano concluso i pagamenti;

4) a richiedere al Governo l’attivazione di procedure semplificate di accesso al credito, sospensione dei mutui in essere e garanzie sui mutui in favore delle imprese della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito un incremento dei costi energetici e, inoltre, per il rapido utilizzo del credito d’imposta previsto dall’articolo 18 del Dl 21 del 21 marzo 2022 atteso che si è ancora in attesa dell’emanazione dei codici di compensazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, la quale è in attesa dell’autorizzazione in materia di aiuti di Stato della Commissione Europea. Nelle more dell’autorizzazione e del rilascio dei codici, richiedere al Governo, infine, una proroga delle prossime scadenze fiscali per le imprese interessate dal contributo.