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Le strutture anatomiche che concorrono al sostegno dei denti possono essere messe a repentaglio da un’infezione di origine virale o batterica, nota in campo medico come parodontite.

Questa particolare malattia dentale, di cui si stima oggi soffra quasi la metà della popolazione italiana, se non curata in modo adeguato può rappresentare un rischio per la stabilità di tali strutture, che possono deteriorarsi fino a determinare un aumento della mobilità dei denti e, nei casi più gravi, la loro caduta.

Naturalmente, in presenza di sintomi riconducibili a tale patologia, nel gergo comune conosciuta con il termine di piorrea, intervenire in modo tempestivo con un trattamento specialistico permette di evitare che la situazione degeneri. In questo senso, la cura che si è rivelata più efficace è la terapia laser, un approccio innovativo, nella maggior parte dei casi del tutto risolutivo, che permette di curare la piorrea senza il discomfort causato dagli interventi chirurgici.

Parodontite: perché scegliere la terapia laser

 A differenza delle classiche operazioni fino ad oggi condotte per il trattamento della piorrea, la laser terapia consente di intervenire sulla parodontite con un approccio di ultima generazione. Merito di trattamenti mini-invasivi come quello strutturato da IMI-EDN, un marchio -fondato dal dottor Francesco Martelli- che oggi annovera decine di centri specializzati per la cura delle diverse patologie del cavo orale.

 

Più nel dettaglio, la cura laser per l’infezione parodontale permette di trattare la malattia con una terapia tecnologicamente avanzata, personalizzata in base allo stato di avanzamento riscontrato.

Come spiegato in questo ottimo approfondimento presente su Excellencedentalnetwork.com, sito web dei centri odontoiatrici del marchio IMI-EDN, il metodo prevede l’uso combinato di microscopio e laser per raggiungere anche le aeree meno accessibili delle tasche dentali, senza le incisioni che sono invece necessarie con un approccio di tipo chirurgico.

In aggiunta, è sempre accompagnato da una visita odontoiatrica completa e da una serie di analisi genetiche e microbiologiche, che aiutano a migliorare l’appropriatezza degli interventi e assicurare un’azione specifica in base alla gravità del quadro clinico.

I vantaggi della terapia laser nella cura della parodontite

 I vantaggi della cura per la parodontite con laser sono piuttosto evidenti: trattandosi di una terapia veloce, che non prevede curettage gengivali, non comporta eccessivi effetti collaterali come sanguinamenti, gonfiore e dolore localizzato, minimizzando il fastidio percepito dal paziente e in parallelo anche il recupero post intervento.

 

La possibilità di raggiungere efficacemente quelle aree spesso precluse alle attrezzature adoperate negli approcci più classici garantisce inoltre il trattamento anche delle infezioni batteriche del parodonto localizzate nelle aree più profonde: ciò assicura una decontaminazione sensibilmente più efficace, rispetto a quella possibile con le metodologia di vecchia generazione, e una percentuale di successo più elevata, a cui si affianca anche la possibilità di ridurre le probabilità di insorgenza di eventuali recidive.

Come prevenire l’insorgenza della parodontite?

 Un controllo accurato del proprio cavo orale, anche tramite un’ispezione quotidiana allo specchio, è il primo gesto per monitorare l’eventuale sviluppo di malattie parodontali. Allo stesso tempo, però, è importante cercare di prevenire la piorrea tramite un’adeguata igiene orale, il solo modo per tenere alla larga tutti quei batteri responsabili dell’insorgenza dell’infezione.

 

In aggiunta, è bene ricordarsi di sottoporsi regolarmente a dei controlli odontoiatrici, in modo da monitorare la salute di denti e gengive ed eventualmente individuare i primi segni della piorrea. Un odontoiatra, infatti, saprà valutare l’eventuale presenza di placca o tartaro e intervenire con sedute di igiene orale professionali, prima che la situazione possa precipitare.

Naturalmente, è altrettanto importante porre la giusta attenzione a tutti quei fattori di rischio a cui è imputabile l’insorgenza della piorrea. Tra questi, soprattutto il fumo, una cattiva abitudine particolarmente pericolosa per denti e gengive proprio per la sua incidenza nella manifestazione della malattia parodontale.

Infine, è fondamentale monitorare il proprio stato di salute generale, considerando che alcune malattie, come ad esempio il diabete, l’artrite, la pressione alta e determinate patologie cardiovascolari, sembrerebbero favorire lo sviluppo della parodontite.