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Napoli – È atterrata all’ aeroporto di Capodichino poco prima delle 18:30 Nza, la bimba irachena di 9 mesi affetta da una grave patologia cardiaca, che sarà operata nell’ospedale Monaldi di Napoli a spese della Regione Campania. Accompagnata dai genitori, una coppia di 30 e 24 anni, la bimba è stata accolta dal vicepresidente del Consiglio regionale, Valeria Ciarambino, e dall’assessore con delega all’Immigrazione, Mario Morcone. Presenti anche i volontari delle associazioni umanitarie che hanno segnalato alla Regione il caso della neonata. Una ambulanza l’ha portata al Monaldi.

Per la piccola Nza, figlia di una coppia di iracheni di etnia curda, il viaggio della speranza à cominciato a Minsk, in Bielorussia, dove i genitori – secondo quanto riferiscono gli operatori di organizzazioni umanitarie – si erano trasferiti, come migliaia di connazionali, per cercare di raggiungere la Polonia e, di qui, altri Paesi dell’Unione Europea, favoriti dalla politica del governo Lukashenko, che preme sulla Commissione Ue dopo le sanzioni. Segnalata dal personale di ong ed associazioni di volontariato – che mantengono il riserbo sulle reti che hanno favorito l’arrivo di Nza in Italia – la piccola ed i genitori hanno ottenuto un visto dal ministero degli Esteri ed hanno raggiunto Napoli via Istanbul. All’ospedale “Monaldi” la bambina irachena dovrebbe subire un intervento a cuore aperto affidato al primario di Cardiochirurgia pediatrica Guido Oppido per correggere un difetto cardiaco multiplo che le determina crisi asfittiche. La Regione Campania si farà carico dell’intervento e delle spese per i genitori per 45 giorni. Anche la Curia di Napoli contribuirà ad assistere a famiglia irachena. “Questa volta le istituzioni hanno scavalcato la burocrazia – ha detto il vicepresidente del Consiglio Regionale, Valeria Ciarambinoè un modello per la politica, che dovrebbe servire la gente“. Per l’assessore regionale con delega all’Immigrazione Mario Morconele istituzioni hanno dato una prova di efficienza, adesso speriamo in un lieto fine della vicenda con il contributo del Monaldi“.