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La salute mentale nelle carceri, le misure alternative nelle carceri per coloro che soffrono di disturbi psichici, le articolazioni psichiatriche nelle carceri, le R.E.M.S. sono i temi del convegno organizzato dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello e dalla Conferenza Nazionale dei Garanti territoriali che si terrà presso il Consiglio regionale della Campania, Venerdì 10 Novembre al Centro direzionale (NA), isola F13 (Aula G. Siani), dalle ore 09:30 alle ore 14:00.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio Regionale On. Gennaro Oliviero e dell’Avvocato Francesco Zaccaria, Presidente Associazione Italiana Giovani Avvocati di Napoli, interverranno: Patrizio Gonnella, Giuseppe Nese, Maria Carla Covelli, Franco Corleone, Pasquale Iannotta e Giuseppe Acampa.
I lavori della prima mattinata presieduti dal Garante Samuele Ciambriello, saranno conclusi dal Prof. Stefano Anastasia portavoce Conferenza nazionale dei Garanti territoriali.
Dopo un coffee break, alle ore 12.00, ci sarà la seconda parte del convegno: un confronto a più voci tra Luisa Russo, Francesca De Marinis, Nicola Palmiero, Lucia Castellano, Antonio Postiglione ed Enrico De Notaris.
A questi lavori le conclusioni sono affidate al Prof. Mauro Palma, Garante nazionale delle persone sottoposte a misure restrittive e private della libertà personale.
Il Garante campano Samuele Ciambriello dichiara: “Disagio psichico e carcere: un argomento particolarmente complesso e rilevante destinato ancora a non far rumore, se non quando la cronaca lo riporta alla ribalta. C’è una situazione che fotografa il malessere in carcere con un utilizzo sempre più diffuso di psicofarmaci. Il malato psichico non può entrare in carcere, ma entra perché ha commesso reati anche gravi, e allora bisogna spostare l’attenzione su due punti: come curarlo meglio in carcere e come aumentare le misure alternative per questi diversamente liberi. Di questo discuteremo durante questa giornata e anche come oltre ad evitare ricoveri impropri in carcere, potenziare i servizi psichiatrici territoriali”.