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Le infiltrazioni durante i lavori, le perdite, gli allagamenti, la chiusura dell’istituto. E alla riapertura, al liceo Alberti le lezioni si sono tenute senza riscaldamento. Un disagio sfociato in protesta, sotto la Città metropolitana di Napoli, il 12 dicembre. Oggi la vicenda dello scientifico di via Pigna è approdata al consiglio della municipalità Vomero Arenella. Ed emergono novità. “La data fissata per l’ultimazione dei lavori è stata comunicata, febbraio 2026″ dice Rino Nasti, capogruppo municipale di Europa Verde. Da quanto si apprende, in alcune aule comincia a funzionare il riscaldamento. Insomma, disagi non del tutto superati all’Alberti. E problemi si registrerebbero anche per l’uso della palestra. Ma per fortuna, a questo punto, ci sono le vacanze di Natale. “Molto grave – accusa Nasti – che sia emerso che la palestra è adibita a cantiere, e quindi urge assolutamente che l’agenzia regionale per l’universiadi conceda lo stadio Collana a partire dalla ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia”. A detta del consigliere municipale, “si è scoperto infatti che il liceo è in attesa da settimane, e non è più tollerabile un silenzio da parte della Regione Campania”.

Sul sito della scuola, è comunicata l’agibilità di tutte le aule dal 16 dicembre. L’accensione dei riscaldamenti, invece, è prevista a partire dal 7 gennaio. Come da “comunicazione della Città Metropolitana” si specifica. Sono infatti in corso le opere di ripristino delle tubazioni principali dell’impianto termico. Vengono però rilevate note positive, a margine del consiglio municipale. “Finalmente si è instaurato un rapporto – sottolinea Nasti – tra tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo negli ingenti lavori per interventi di adeguamento sismico ed efficientamento energetico”. Un cantiere da 7 milioni di euro, finanziato dal Pnrr.

Alla riunione in municipalità, c’era anche Marianna Salierno, consigliera metropolitana delegata alla scuola per Napoli città e provincia nord. “Grazie alla protesta della settimana scorsa dell’intero corpo scolastico, dirigente, professori, genitori e soprattutto i ragazzi – sostiene Nasti – , sembra finalmente essersi sbloccata la situazione almeno in termini di chiarezza”. Un risultato raggiunto per “l’impegno civile ed appassionato degli studenti”. L’esponente di Europa Verde auspica “che il dibattito veda riconosciuto” il loro “libero diritto” a “manifestare il proprio dissenso”. E viceversa “le istituzioni a partire dalla Città Metropolitana, si sentano motivate a risolvere i problemi e non a bacchettare”. E anche in tempi celeri.