Tra le principali criticità evidenziate emergono l’abolizione delle Commissioni Provinciali e Regionali per l’Artigianato e dell’Albo Artigiani, la mancata costituzione dell’Osservatorio sull’Artigianato e l’azzeramento dei fondi per la Bottega Scuola, strumento fondamentale per il ricambio generazionale. Non sono stati previsti finanziamenti diretti a sostegno delle imprese artigiane. Gli interventi della Regione si sono limitati a iniziative marginali, come una mostra espositiva e alcuni finanziamenti mirati esclusivamente all’artigianato artistico e religioso. “L’artigianato campano non si riduce a un semplice stereotipo tradizionale: abbraccia settori strategici come l’autotrasporto, i servizi alla persona e alla casa, la produzione industriale e il digitale. Serve una politica seria e coraggiosa, non annunci propagandistici” – incalza Muscarà.
La consigliera denuncia l’assenza di fondi e di visione strategica, che rischia di compromettere l’intero settore. “In nove anni, la Regione ha dimostrato di considerare gli artigiani solo nei comunicati stampa o nelle dichiarazioni di principio. Non si può continuare a investire su ITS e agenzie formative private senza dare sostegno diretto a chi ogni giorno crea valore per la nostra economia. Questo bilancio è un tradimento per un comparto che meriterebbe ben altra attenzione.” La consigliera Muscarà preannuncia ulteriori azioni per sostenere gli artigiani campani e invita la Giunta a rivedere il bilancio con interventi concreti a favore delle imprese artigiane. “Non lasceremo che questa ennesima dimostrazione di disattenzione politica passi sotto silenzio. Nei prossimi giorni, incontreremo le associazioni di categoria per ribadire il nostro impegno e dare loro voce.”