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La consigliera indipendente della Regione Campania, Marì Muscarà, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta regionale per fare finalmente chiarezza sulla gestione degli impianti di trattamento delle ecoballe nei siti di Giugliano e Caivano e sulla destinazione dei materiali lavorati e di scarto. Negli ultimi mesi il traffico di autocarri carichi di rifiuti, prelevati dal sito di Taverna del Re, ha raggiunto livelli insostenibili, congestionando le strade provinciali e attraversando i centri abitati di comuni come Parete e Lusciano, lasciando dietro di sé non solo disagi, ma anche cattivi odori e preoccupazioni per la salute dei cittadini. Una situazione che pesa su territori già martoriati dall’inquinamento della Terra dei Fuochi e dalla presenza di numerose discariche, con l’area vasta di Giugliano ancora coinvolta nella questione della perimetrazione come Sito di Interesse Nazionale. “Ci chiediamo che fine stiano facendo realmente le ecoballe – ha dichiarato Muscarà – dove vengano trattate e, soprattutto, dove finiscano i rifiuti non recuperabili che non possono essere trasformati in Combustibile Solido Secondario (CSS). A distanza di anni dall’inizio delle operazioni, è inaccettabile che le istituzioni continuino a non dare risposte chiare ai cittadini”.

L’interrogazione presentata chiede aggiornamenti precisi su diversi aspetti: lo stato attuale dello svuotamento del sito di Taverna del Re, le quantità giornaliere di rifiuti prelevati e i siti di destinazione per il loro trattamento, l’eventuale utilizzo di altri impianti oltre quelli di Giugliano e Caivano, e la destinazione finale dei materiali lavorati e dei sovvalli, cioè i rifiuti non riciclabili. L’attenzione su questa vicenda non si è mai fermata grazie al prezioso lavoro delle associazioni sentinella del territorio, come il Comitato Kosmos e il Comitato Parete Basta Roghi, che continuano a denunciare una situazione insostenibile per le comunità locali e chiedono con forza l’istituzione di un osservatorio civico che vigili sul corretto funzionamento degli impianti. “Non possiamo dimenticare che la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha condannato l’Italia per la gestione fallimentare dei rifiuti in Campania, imponendo un termine di due anni per risolvere questa emergenza – ha aggiunto Muscarà – E ora, con la nomina del commissario straordinario Giuseppe Vadalà, il governo ha finalmente commissariato la Regione Campania su questa vicenda. Speriamo che questo intervento porti a una reale concentrazione degli sforzi su un problema che da dieci anni resta irrisolto”.

La consigliera conclude con un appello alla trasparenza: “I cittadini non possono più attendere. Le istituzioni devono dare risposte concrete e agire per garantire la tutela dell’ambiente e la salute pubblica. Questa volta, ci auguriamo che gli impegni non restino solo parole”.