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 I funerali, celebrati dal cardinale Battaglia, si svolgeranno mercoledì 9 aprile alle ore 16.00 nel Duomo di Napoli. Per il giorno dei funerali il sindaco Manfredi ha dichiarato lutto cittadino. 
 
Il sindaco di Napoli e presidente della Fondazione Teatro di San Carlo, Gaetano Manfredi, ha disposto l’allestimento della camera ardente per il Maestro Roberto De Simone presso il Foyer del Teatro di San Carlo.
La camera ardente sarà aperta al pubblico nei seguenti orari: domani martedì 8 aprile dalle ore 13.00 alle 19.00 (alle ore 13:30, il quartetto d’archi dei professori del Teatro di San Carlo eseguirà il Requiem di Mozart in onore del Maestro); mercoledì 9 aprile dalle ore 10:00 alle 14:00. La cittadinanza è invitata a partecipare per rendere omaggio al Maestro Roberto De Simone.
 
 “Con profonda commozione e sincero cordoglio”, il Conservatorio San Pietro a Majella si unisce al lutto per la scomparsa del Maestro Roberto De Simone, Direttore per chiara fama dell’Istituto dal 1995 al 2000.
“Roberto De Simone è stato un Maestro nel senso più profondo del termine, un intellettuale visionario che ha saputo trasformare la memoria in arte, la tradizione in sapere contemporaneo. Nel 1995 guidò il nostro Conservatorio con lo stesso spirito con cui ha attraversato tutta la sua vita: rigore, passione, amore per Napoli e per le sue radici più profonde. La sua opera, tra musicologia, teatro e composizione, ha segnato un’epoca e continua a nutrire il pensiero e la creatività di generazioni intere. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella cultura italiana. Ma al tempo stesso, la sua presenza resta ovunque: nei canti popolari che ha salvato dall’oblio, nei palcoscenici che ha illuminato, negli studenti che lo hanno ascoltato, nei libri e nelle partiture che ci ha consegnato. Lo salutiamo con gratitudine, commozione e immenso rispetto. Napoli gli deve molto. Noi tutti gli dobbiamo moltissimo”, ha dichiarato il presidente del Conservatorio Carla Ciccarelli.
 
‘Con Roberto De Simone scompare un grande Maestro, espressione piena della napoletanità, sensibile e acuto, in grado di raccontare in maniera straordinaria i tanti aspetti della nostra umanità. La comunità della cultura e tutto il popolo napoletano perde un esempio vivente di artista al contempo legato alla nostra terra ma di caratura internazionale. Una figura di altissimo profilo che tanto ha dato, anche in termini di sostegno, ad una generazione di artisti che ha segnato il nostro panorama teatrale e musicale.
   L’Ateneo partecipa con affetto al cordoglio della Città e si stringe intorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi del grande Maestro’. Lo dice Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
 
“Diciamo addio con commozione al maestro Roberto De Simone, grande compositore, regista, musicologo. Poliedrico e geniale, nei vari generi musicali ed artistici è stato un magnifico cantore dei sentimenti più profondi della cultura e dell’umanità napoletana. Della lingua partenopea è stato studioso rigoroso ed appassionato, esaltandone tutte le sfumature creative e facendola conoscere ed apprezzare al mondo intero. Roberto De Simone ha ispirato generazioni di musicisti, cantanti, scrittori. La sua “Gatta Cenerentola”, solo per citare una delle sue tante opere, è un patrimonio dell’umanità, straordinaria sublimazione della fantasia. A familiari, amici, e compagni d’arte, la nostra vicinanza e il più profondo cordoglio”, il messaggio del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. 
 
“Il maestro Roberto De Simone è stato un interprete eccezionale di quella nobile e antica tradizione popolare e folcloristico che permea la cultura napoletana in modo inimitabile e la rende unica al mondo. Esprimo a nome mio e della Città di Benevento cordoglio per la sua scomparsa e vicinanza alla famiglia, agli amici e ai tanti artisti che a Napoli e fuori si sono nutriti della sua arte”,  lo scrive in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella. 
“La musica popolare partenopea è un patrimonio culturale senza confini e De Simone ha contribuito a diffonderla e a farla apprezzare nel mondo, anche spazzando via stereotipi e pregiudizi culturali duri a morire: per questo oltre ad addio, gli diciamo soprattutto grazie!”. 
 
Con profonda commozione e sincero cordoglio, il Conservatorio S. Pietro a Majella si unisce al lutto per la scomparsa del Maestro Roberto De Simone, Direttore per chiara fama dell’Istituto dal 1995 al 2000.
Roberto De Simone è stato un Maestro nel senso più profondo del termine, un intellettuale visionario che ha saputo trasformare la memoria in arte, la tradizione in sapere contemporaneo. Nel 1995 guidò il nostro Conservatorio con lo stesso spirito con cui ha attraversato tutta la sua vita: rigore, passione, amore per Napoli e per le sue radici più profonde. La sua opera, tra musicologia, teatro e composizione, ha segnato un’epoca e continua a nutrire il pensiero e la creatività di generazioni intere. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella cultura italiana. Ma al tempo stesso, la sua presenza resta ovunque: nei canti popolari che ha salvato dall’oblio, nei palcoscenici che ha illuminato, negli studenti che lo hanno ascoltato, nei libri e nelle partiture che ci ha consegnato. Lo salutiamo con gratitudine, commozione e immenso rispetto. Napoli gli deve molto. Noi tutti gli dobbiamo moltissimo” ha dichiarato il Presidente del Conservatorio Carla Ciccarelli.
Dal canto suo, il Direttore Gaetano Panariello ha sottolineato: “Il suo mandato fu espressione di una visione innovativa e profonda, capace di valorizzare con rigore e genialità l’anima complessa di Napoli, dando voce, attraverso il suo operato, a un patrimonio immateriale di inestimabile valore. Sotto la sua guida prese avvio nel 1998 il “Progetto Integrato per il riordino e la riqualificazione della Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella”, da lui fortemente voluto, con relativo stanziamento di importanti fondi per la catalogazione, il restauro e la digitalizzazione del prezioso patrimonio della Biblioteca. 
Tra i tanti episodi che mi legano a lui, ricordo con infinita riconoscenza il suo entusiasmo nell’aderire alla mia richiesta nel 2001 – all’epoca direttore del conservatorio di Avellino – di curare la regia e la messa in scena dell’opera “L’impresario in angustie” di Domenico Cimarosa da realizzarsi con i soli studenti delle classi di canto. Per circa un mese seguì quotidianamente con infinita cura e dedizione la preparazione dell’evento lasciando un segno indelebile del suo passaggio.
Il Conservatorio di Napoli gli sarà eternamente grato per quanto ha fatto per la crescita culturale dell’Istituzione e per l’alto magistero e la passione che ha profuso nella formazione delle nuove generazioni”. 
 
Roberto de Simone è stato un grande maestro nell’illuminarci un passato insigne, un passato dimenticato, sommerso delle culture egemoni. Un maestro di quelli che inventano una strada, uno sguardo, una luce. Oggi è giorno di lutto per chi ami la musica viva e il teatro”. Così Nicola Piovani commenta la morte del maestro Roberto De Simone.