Agli scritti con la mascherina, agli orali non si sa: c’è confusione sull’utilizzo dei dispositivi di protezione di naso e bocca per gli esami di terza media e di maturità, ormai imminenti. Se per i dirigenti scolastici la mascherina va indossata alle prove scritte, agli orali, appena il candidato inizia a parlare, può toglierla. Ma per il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi deve decidere il presidente di commissione.
Replica l’Associazione presidi per voce del presidente Antonello Giannelli: “A me non sembra possa essere un presidente di commissione che possa decidere se la mascherina si tiene o no agli esami orali: o c’è una ragione sanitaria o non c’è“. Un pasticcio, insomma.
“Molti di noi si aspettavano che non ci fosse uso della mascherina agli esami. Ci atteniamo alle regole, ma devono essere chiare, non equivoche. Rimandare la decisione ai presidenti di commissione, significa mettere in difficoltà le scuole“, accusa Mario Rusconi, presidente di Anp Roma.
“Se per gli scritti indossare una mascherina è una questione di rispetto anche verso chi ha delle fragilità – ragiona Cristina Costarelli presidente Anp Lazio –, agli orali il problema non c’è: le finestre rimangono aperte e il candidato sarà sempre a due metri di distanza dalla commissione. Piuttosto aspettiamo indicazioni scritte sulla questione, visto che i protocolli ‘anticovid’ utilizzati lo scorso anno sono andati in soffitta dopo la fine dello stato di emergenza” .
Un attacco a Bianchi arriva pure dall’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Sulle mascherine – sottolinea – c’è un incredibile rimpallo di responsabilità, tra il ministero della Salute e dell’Istruzione“.
Per Rossano Sasso, sottosegretario della Lega, assistiamo ad un pregiudizio ideologico contro la scuola. E il sottosegretario alla Salute Andrea Costa sottolinea che per eliminare la mascherina agli esami “basta un decreto anche all’inizio della prossima settimana“.
Intanto tra pochi giorni, il 15 giugno, scade praticamente in ogni contesto l’obbligo di utilizzare le mascherine e viene meno anche l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 e per il personale della scuola e delle Forze dell’ordine, mentre per il personale sanitario l’obbligo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022. Ma sempre in tema mascherine si parla già di una possibile proroga per alcuni mezzi pubblici, “un modesto prolungamento” come ha detto oggi il sottosegretario alla Salute Sileri. E lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato di una “valutazione in corso“.
Per tutti gli altri luoghi – cinema, teatri, manifestazioni sportive al chiuso – le mascherine verranno tolte e non ci sarà più l’obbligo ma solo una raccomandazione a indossarle. Come del resto è indicato in una circolare del Viminale riguardo ai seggi elettorale per la tornata elettorale di domenica prossima. Circolare impugnata dalla Lega con un ricorso al Tar del Lazio.
Intanto frena la discesa dei casi e lo stesso Speranza ammonisce: “non siamo ancora fuori dal Covid“. L’ultimo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe dice che nell’ultima settimana è più timida la flessione della curva dei nuovi contagi (-7,8%) che salgono in 22 province. Calano però le terapie intensive (-11,7%), i ricoveri ordinari (-15,2%) e i decessi (-28,3%). “Dobbiamo considerare la pandemia ancora non conclusa: in tanti Paesi da qualche giorno, c’è una curva che ricomincia a crescere e non dobbiamo considerare che la partita è chiusa. Tuttavia tutto ciò che abbiamo, dai vaccini agli antivirali, ci consente di dire che siamo in una stagione diversa“, aggiunge Speranza.
Oggi i numeri parlano di 23.042 nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore; ieri erano stati 22.361. Le vittime sono invece 84, rispetto a ieri quattro in più. Sono 197 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, due in meno di ieri. Gli ingressi giornalieri sono 31. I ricoverati nei reparti ordinari sono 4.234, ovvero 62 in meno di ieri.