Tempo di lettura: 3 minuti

Sul vergognoso caso della manifestazione contro il Governo Meloni promossa con i loghi della Regione e dell’Anci Campania presenterò una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno. Se Marino pensa di chiudersi nel silenzio dei colpevoli e Decaro di fare spallucce spegnendo così la questione si sbagliano di grosso. Ci aspettiamo la revoca delle sigle istituzionali perché non ci si può comportare da fiancheggiatori di De Luca e sedi di sezione del PD. Se vogliono fare i faziosi usino il simbolo del PD. Con le Istituzioni non si gioca perché non sono proprietà privata”.
Lo dichiara il Senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania.

GIOVANI AMMINISTRATORI FdI – I giovani amministratori under 35 di Fratelli d’Italia del Direttivo Anci Giovani Campania, Alessio Ermenegildo Scocca, Italo Giuseppe Cirielli, Paolo Santonastaso e Giuseppe Ciani, hanno inviato una nota formale di protesta al presidente nazionale di Anci Antonio Decaro e al Coordinatore nazionale Anci Giovani Luca Baroncini, a proposito della scelta del presidente di ANCI Campania Carlo Marino, di utilizzare il logo Anci per invitare i sindaci della regione alla manifestazione che il presidente De Luca sta organizzando contro il governo a Roma.

Crediamo che l’uso politico di un’associazione che dovrebbe essere imparziale e rappresentare tutte le sensibilità politiche – affermano gli esponenti di FdI – sia quanto di più sbagliato possa esserci. Non si possono piegare le istituzioni alla politica partitica, invitando i sindaci a prendere parte a una manifestazione contro il Governo nazionale con i loghi della Regione Campania e di Anci Campania.
Chiediamo al presidente nazionale Decaro – prosegue la nota – di intervenire per riportare questa associazione ai principi per la quale è stata creata, ossia la collaborazione istituzionale, la rete di amministratori locali, il confronto delle esperienze. Tutto questo oggi non accade sotto la guida di Marino quale presidente Anci Campania se ancora una volta si usa l’associazione per spalleggiare il presidente De Luca nelle sue battaglie politiche.
 
Marino avrebbe potuto prendere esempio da Anci Giovani Campania, dove si è formato un gruppo eterogeneo ma che lavora per la crescita dei suoi amministratori, senza prestarci alla propaganda di una parte politica.
Per questo, abbiamo deciso di chiedere l’attenzione di Antonio Decaro affinché si risolva questa strumentalizzazione. 
Se così non fosse, non avrebbe più senso il nostro impegno in questa associazione e per tale ragione, nonostante la nostra piena adesione ai principi ispiratori e agli scopi dell’ANCI, ci vedremo costretti a rassegnare le nostre irrevocabili dimissioni dai rispettivi ruoli all’interno dell’associazione”.