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“Bisognava aprire quei palazzi come una scatoletta di tonno, alla fine è stato aperto il Movimento 5 Stelle, oggi defunto. Giusto un anno fa ufficializzai una decisione già presa tempo prima, ossia quella di lasciare il ‘Movimento 55 fiducie’ e non mi sono mai pentita della scelta, specialmente dopo che hanno confermato per 55 volte la fiducia al ‘governo dei peggiori’, o per gli ennesimi accordi di palazzo (non solo) con il Partito Democratico, oggi neanche si conosce più la differenza”. Così, in una nota, il consigliere regionale Maria Muscarà. “A Piazza Carità, durante l’ultimo comizio per le elezioni del 2020, invitai il Movimento 5 Stelle a non cadere nuovamente nella tentazione di aprirsi a nepotismi ed accordi sottobanco, vano fu il mio ultimo tentativo. Lasciai definitivamente il Movimento 5 Stelle dopo la delibera firmata nell’ufficio di presidenza dal M5S, in cui si cercava di assumere nel palazzo i parenti dei consiglieri, costretti poi a ritirarla – spiega – Mancano guide realmente forti, ed ormai il Movimento 5 Stelle risulta totalmente ininfluente nella sfera politica reale a partire dal basso pur avendo governato oltre 4 anni, il popolo non li ha premiati; all’interno dei Palazzi a parte Conte e pochi altri non si conosce nessuno, pochi sanno chi sono i consiglieri 5 stelle a Napoli e dei comuni almeno più importanti, stessa cosa in Regione ed in parlamento”. “Non ci sono figure di spessore e di rilievo che la società riconosce come tali, persino quelli bocciati nei consigli municipali sono stati poi infilati nei listini bloccati. Tante le scelte prese contro il Sud, e tante manifestazioni da parte di Conte che guardava al Nord, specialmente a Milano, cercando di non perdere il bacino di voti dell’unico territorio che ancora ci credeva, il Mezzogiorno”, conclude.