I dolori mestruali sono spesso un problema per le donne in età fertile. Se sono troppo intensi, possono infatti risultare invalidanti e compromettere fortemente lo svolgimento della vita quotidiana sia in ambito lavorativo, sia nel privato. Esistono diversi rimedi naturali che possono essere chiamati in causa. Quando li si nomina, molto spesso capita di sentire parlare dell’olio di canapa, comunemente chiamata cannabis light.
Prodotto tranquillamente reperibile online – per rendersene conto, basta chiamare in causa soluzioni come l’olio di cannabis dello shop Eusphera, realtà pionieristica attiva nel campo della cosmetica e della nutraceutica – è al centro, da diversi anni, di un’attenta attività di ricerca scientifica. Ne sono la dimostrazione soluzioni come l’integratore alimentare EU4DOL Pink di Eusphera, formulato con estratto di Canapa sativa l., PEA e acidi boswellici, appositamente formulato per aiutare a contrastare i disturbi del ciclo.
Cosa hanno scoperto gli studi che hanno indagato sulla sua efficacia contro i dolori del ciclo? Scopriamo assieme la risposta nelle prossime righe.
Olio di canapa: come agisce contro i dolori mestruali?
Fino ad ora, non sono stati effettuati studi rilevanti in merito all’efficacia dell’olio di canapa contro i dolori mestruali. Doveroso è però aprire una parentesi, relativa nello specifico alle evidenze scientifiche riguardanti la sua capacità di agire contro il dolore cronico.
Come sottolineato dalla Dottoressa Dani Gordon, vice presidente della Medical Cannabis Clinicians Society del Regno Unito, le pazienti che assumono alte quantità di prodotto con lo scopo di tenere sotto controllo la precedentemente citata patologia – perché il dolore cronico tale è – possono apprezzare anche una diminuzione dei dolori tipici dei giorni del flusso e dei fastidi che, invece, si palesano in concomitanza con la sindrome premestruale. Ci sono donne che hanno addirittura parlato di una regolarizzazione del flusso.
Attenzione: gli studi sul rapporto tra olio di canapa e dolori mestruali, seppur pochi, ci sono stati. Uno dei più interessanti è stato pubblicato sulle pagine della rivista scientifica Cannabis and Cannabinoid Research. Cosa ha portato alla luce? Che i composti presenti nella pianta, CBD o cannabidiolo in primis, sono in grado di fermare i processi infiammatori che, dati alla mano, sono tra i principali responsabili dell’insorgenza dei dolori mestruali.
Non solo antidolorifico
Nelle righe precedenti, abbiamo fatto presente che l’olio ricavato dalla canapa è in grado di rappresentare un valido rimedio anche contro i fastidi della sindrome premestruale.
Parlare di questo argomento ci permette di uscire dal campo del contrasto al dolore e di ricordare, per esempio, che il prodotto a cui stiamo dedicando queste righe è efficace contro una problematica che spesso si palesa nelle donne in attesa del flusso, ossia l’insonnia.
Come scegliere l’olio giusto
A questo punto, è naturale chiedersi quali siano le dritte da seguire per scegliere l’olio giusto. Premettendo il fatto che, nel momento in cui i dolori dovessero risultare troppo forti, il punto di riferimento rimane sempre il ginecologo di fiducia, rammentiamo l’importanza di rivolgersi, in fase di acquisto, ad aziende che propongono prodotti realizzati con materie prime coltivate biologicamente. Inoltre, è bene porre attenzione anche al grado di purezza dell’olio.
Tenendo conto che il principio attivo, ossia il CBD, è sempre diluito in un olio vettore – tra le alternative più apprezzate, troviamo l’olio d’oliva, ricco di benefici per la salute, e quello di cocco – ricordiamo che, se si è alle prime armi con l’utilizzo del prodotto, è il caso di partire con un grado di purezza il più basso possibile (5/10%).
Concludiamo facendo presente che, anche se sul web si parla spesso del suo utilizzo contro la vaginosi batterica, l’olio di canapa non ha alcuna efficacia contro questa problematica intima femminile. Come sottolineato da diversi esperti che in questi anni si sono espressi in merito al rapporto tra il prodotto e il controllo dei dolori mestruali, l’applicazione locale potrebbe causare irritazioni e addirittura aumentare le probabilità di avere a che fare con infezioni come il mughetto.