È pace fatta tra la dirigente scolastica del Liceo Tasso di Salerno, Carmela Santarcangelo e gli studenti che questa mattina avevano disertato le lezioni, manifestando con un sit in contro la decisione della preside di sospendere un’alunna sopresa ad indossare in modo errato la mascherina.
L’episodio è stato occasione per far esplodere il malcontento degli alunni che hanno raccolto il loro disagio in un documento di proposte consegnato alla preside nella tarda mattinata, quando accompagnati da agenti della Digos una delegazione di tre alunni è stata ricevuta dalla dirigente nell’ufficio di presidenza. Al termine del confronto la dirigente ha definito ragionevole il documento dei ragazzi. Ecco il testo del documento firmato dai rappresentanti d’istituto Mario Falcone, Ludovica Fava, Giulia Garofalo, Filippo Giuseppe Moscati:
“I rappresentanti d’Istituto si fanno portavoce del malcontento manifestato dal corpo studentesco per lo spiacevole episodio accaduto in data 25 marzo 2022, che ha portato alla minaccia di sospensione di tre studentesse.
Gli studenti tutti, avendo ascoltato la testimonianza delle ragazze, NON possono rimanere indifferenti. Comprendiamo la situazione pandemica in atto, ma ogni tipo di provvedimento o intenzione di provvedimento nei confronti delle suddette non può di certo trovare accoglimento dalla comunità studentesca, per una serie di spiacevoli motivazioni e di incresciosi accadimenti che saranno esplicati di seguito.
Ci teniamo anche a puntualizzare che le studentesse sono in procinto di sostenere l’esame di Stato e, nel caso si verificasse una sospensione, sarebbero notevolmente svantaggiate. Di conseguenza, tutta la componente studentesca ritiene il trattamento loro riservato del tutto eccessivo sia sul piano umano che per i disciplinari proposti, in quanto non si ritrova alcuna proporzionalità e corrispondenza tra questi ultimi e i comportamenti delle due studentesse.
Riteniamo che questi principi siano fondamentali e valevoli a tutti i livelli della società. Comprendiamo perfettamente il difficile ruolo di educatore svolto dalla preside, ma in virtù di questo chiediamo una riflessione su quanto successo da ambo i lati, mettendo in tal modo gli argini giusti a comportamenti derivati dalla carica emotiva del momento e pongano rimedio alla sproporzione di una eventuale sanzione disciplinare.
Si ritiene opportuna una assunzione di responsabilità anche da parte della Preside, in quanto la componente studentesca è stata ed è sempre pronta a farlo, cercando ogni volta meticolosamente e puntualmente di venire incontro ad ogni osservazione, critica costruttiva o biasimo della Preside.
Ci auguriamo che la Preside voglia comprendere il disagio delle due ragazze per questa spiacevole situazione, non volendo in alcun modo sminuire la sua funzione educatrice, anzi rafforzarla…
Ci rendiamo conto che l’evento andatosi a creare in Aula Magna, in seguito alla testimonianza delle studentesse, abbia arrecato non poco disagio al resto della scuola.
D’altro canto l’evento, partito dai ragazzi, è sintomo di un malcontento purtroppo diffuso che ci è stato manifestato anche in altre sedi.
Sono stati svariati i momenti in cui numerosi alunni si sono sentiti non compresi oppure sono stati redarguiti in maniera eccessiva e mortificante dalla dirigente.
Gli studenti chiedono dunque:Revoca della minaccia di sospensione delle alunne interessate, Un’esplicita presa d’atto di quanto avvenuto oggi tra la Preside e le studentesse e una conseguente dichiarazione delle responsabilità in tale contesto della Preside.
Noi rappresentanti di istituto chiediamo una maggiore comunicazione da parte della Preside nei confronti di tutto il corpo studentesco, che merita e ha il diritto di essere coinvolto in tutto ciò che concerne la vita scolastica e, più in generale, il ritorno a un rapporto stabile e virtuoso tra studenti e Preside” .