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La notizia dell’ingresso della ‘Via Appia. Regina Viarum‘ nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unisco ha suscitato numerose reazioni del mondo politico, concorde nel sottolineare l’importanza di tale riconoscimento:  

Pd, ‘orgogliosi per l’iscrizione dell’Appia nella lista Unesco’: “Progetto nato su impulso di Rumiz, accolto da Franceschini”
L’iscrizione della via Appia nella lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco è una grande notizia per l’Italia. Un progetto di significativo valore culturale, rigoroso sul piano scientifico e con grandi potenzialità per il rilancio turistico delle aree interne del Sud Italia. Un progetto nato su impulso di un grande viaggiatore italiano, Paolo Rumiz, accolto e realizzato sotto la guida del ministro Franceschini che ci ha creduto e che lo ha reso vincente grazie all’eccellenza degli uffici tecnici del personale del ministero della Cultura”: così i deputati democratici della commissione Cultura della Camera commentano l’ingresso de la ‘Via Appia. Regina Viarum’ nella lista del Patrimonio Mondiale. 

Cerreto, per Via Appia grazie a governo Meloni e Sangiuliano
Da oggi la Via Appia entra a far parte del Patrimonio Mondiale dell’ Umanità, la Regina Viarum che dall’ Appia Antica portava a Capua e poi successivamente a Brindisi, autentica prima porta d’ Oriente al mondo, è il sessantesimo sito Unesco in Italia. Ringrazio da campano il Ministro Gennaro Sangiuliano e il governo Meloni che ha fortemente sostenuto questa candidatura che rappresenta oggi, con il riconoscimento ufficiale, una grande vittoria per l’ Italia e ci consente di valorizzare i percorsi antichi come la via Appia che sono come musei a cielo aperto ricchi di tradizioni identitarie che meritano di essere conosciute e valorizzate”. Lo ha dichiarato il deputato campano Marco Cerreto, capogruppo in Commissione Agricoltura per Fratelli d’Italia.

Borgonzoni, ‘nuovo riconoscimento dell’Unesco consacra l’Italia’
Da Nuova Delhi una notizia che ci riempie di orgoglio. Per l’Italia un’ulteriore prestigiosa conferma dell’eccezionale valore universale della bellezza che caratterizza i territori della Penisola, straordinariamente unica. Con l’iscrizione del sito ‘Via Appia. Regina viarum’ nella Lista del Patrimonio mondiale si rafforza il nostro primato di Paese con il maggior numero di siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, che sale così a sessanta. Un’immensa soddisfazione per una candidatura (la prima) promossa direttamente dal MiC con il coinvolgimento di numerosi altri enti istituzionali”. A sottolinearlo è la sottosegretaria Lucia Borgonzoni commentando la notizia dell’iscrizione del sito nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. “A proposito del riconoscimento conferito alla più importante delle strade romane – anticipa – per il prossimo autunno stiamo lavorando a una mostra dedicata ai sessant’anni dell’Autostrada del Sole. Ci sarà un richiamo ai punti di ristoro presenti lungo il tragitto, ‘luoghi non luoghi’ che riportano con la memoria alle stazioni per le soste dei viandanti presenti già lungo le vie consolari”.

Cangiano, riconoscimento via Appia è grande opportunità
Un altro importantissimo riconoscimento arriva per la nostra Regione, per la nostra Provincia e per la ricchezza del patrimonio artistico e culturale che ci caratterizza. Oggi è infatti arrivata l’ufficialità: la Via Appia ‘Regina Viarum’ è stata riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Unesco. La decisione è stata ratificata nel corso della 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco e vede nella Via Appia il sessantesimo sito italiano che può ufficialmente fregiarsi di un riconoscimento così importante. Merito del ministro Sangiuliano che, insieme alle 4 Regioni attraversate dalla Regina Viarum, ha fortemente voluto candidarla. Ed oggi la storia ci dice che, ancora una volta, il Ministro Sangiuliano ci ha visto giusto. La Via Appia, che collega Roma a Brindisi, attraversa Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. Ma soprattutto è per noi casertani una presenza costante, scenario di una storia millenaria che ci appartiene e che ci racconta. Da Sessa Aurunca a Mondragone. Da Capua a Santa Maria Capua Vetere: le testimonianze di un periodo storico che ora pesa ancora più nella responsabilità di saperlo tutelare, valorizzare e trasmettere a chi verrà dopo di noi. Senza perdere l’occasione di legare a questo riconoscimento l’opportunità di far conoscere ogni angolo di bellezza della Regione e soprattutto della nostra Provincia. Grazie davvero al Ministro Gennaro Sangiuliano. Che si dimostra profondamente innamorato di questa nostra bellissima nazione”. Lo dichiara Gimmi Cangiano, deputato campano di Fratelli d’Italia.

Mazzi, ‘l’Appia simbolo mondiale della nostra storia’
La Via Appia Patrimonio Unesco è un grande successo per il ministero della Cultura, ma soprattutto per quei milioni di italiani che vivono nei territori della Via Appia, simbolo mondiale della storia da cui proveniamo. Si aggiunge alla straordinaria affermazione ottenuta meno di un anno fa dalla lirica italiana e sono felice che coincida con il mio mandato”. Lo sottolinea il sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco, Gianmarco Mazzi.

Zinzi (Lega): “Opera straordinaria, acceleratore di prosperità e sviluppo”
“La Via Appia è un’opera straordinaria, esempio di come un asse viario patrimonio storico sia un degno acceleratore di prosperità e sviluppo, il vero motore dell’economia del territorio. L’iscrizione della ‘Regina delle strade’ nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco riconosce non solo la sua importanza storica e culturale, ma anche l’ implicazione che una infrastruttura del genere, eccezionale prodezza di ingegneria e urbanistica, ha avuto sulla crescita di una comunità intera. Orgogliosi che molte delle bellezze che rendono attrattiva la Campania, a partire dalle province di Caserta, Benevento e Avellino, sorgano sull’Appia il cui tracciato interessa tutta la regione. Questo riconoscimento testimonia come il Governo abbia riportato al centro dell’agenda politica la cultura e la valorizzazione del nostro Paese. Bene così”.

Mastella, grande giorno per la seconda stella Unesco a Benevento
E’ un grande giorno per la città. Benevento rivive il suo antico splendore di crocevia di popoli e istituzioni, quale porta terrestre del Mediterraneo, grazie all’iscrizione nella lista del patrimonio dell’Unesco della Via Appia – Regina Viarum, avvenuta oggi in India, a Nuova Delhi. E’ la seconda stella Unesco per Benevento”. Così il sindaco di Benevento Clemente Mastella e l’assessore alla Cultura e all’Unesco Antonella Tartaglia Polcini a margine della sessione del World Heritage Committee dell’Agenzia delle Nazioni Unite. “Il prestigioso riconoscimento dell’eccezionale valore universale del sito, che congiunge Roma a Brindisi e che ha avuto da sempre nel capoluogo un plurisecolare crocevia strategico, per diramarsi da qui nel duplice tratto della via Appia, con la variante della Via Traiana, porta nuovamente – dice Mastella – alla ribalta mondiale Benevento, dopo l’iscrizione del complesso monumentale di Santa Sofia, nel sito Unesco seriale ‘I Longobardi in Italia. I luoghi del potere. 568-774 d.C.’, avvenuta nel giugno del 2011. La storia del capoluogo del Sannio si incrocia per la seconda volta con la World Heritage List, l’elenco di tutti i siti mondiali che, per il loro Eccezionale Valore Universale (OUV -Outstanding Universal Value) culturale o naturale, sono stati riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità, in applicazione della Convenzione di Parigi del 1972. È questo l’approdo di un itinerario impegnativo, che ha visto protagonista il comune di Benevento, insieme agli altri comuni del Sannio coinvolti, e ha fatto crescere la coesione territoriale e la consapevolezza del valore dei luoghi che abitiamo e che dobbiamo tutelare e valorizzare senza risparmiare alcuna forza”. “Ringraziamo – proseguono sindaco e assessore Tartaglia Polcini – il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per l’efficace, leale e intelligente collabirazione istituzionale e Angela Maria Ferroni che è stata instancabile coordinatrice scientifica di entrambe le candidature, sia quella del sito longobardo sia questa della Via Appia”. “Lunedì celebreremo questo successo di livello planetario con un viaggio ideale e visivo lungo le bellezze eterne della Regina Viarum. Alle 11, il Chiostro di Santa Sofia e il Museo del Sannio accoglieranno la mostra integrale delle 180 immagini fotografiche, tra passato e presente, dei principali luoghi della Via Appia, raccolte in un unico simbolico abbraccio tra i due siti Unesco. Ora al lavoro per fare fruttare questo splendido riconoscimento mediante un Associazione dei Comuni della Via Appia che insieme organizzino iniziative turistico-culturali: food ed enologia, sentirisitica, arte e archeologia, sport e concerti: potremo far nascere i Giochi dell’Appia, Regina Viarum”, concludono Mastella e Tartaglia Polcini.

La via Appia, regina viarum’ è nel patrimonio mondiale Unesco. Ne siamo orgogliosi e lieti: la straordinaria opera di ingegneria civile di Appio Claudio Cieco di duemilatrecento anni or sono da Roma a Brindisi, oltre ad essere per l’ideatore un asse politico-strategico fondamentale, è stato nel corso dei secoli anche uno straordinario contenitore e giacimento culturale. Per il Sannio, che è attraversato trasversalmente per decine di chilometri da questa strada sulla via più breve tra il Tirreno e l’Adriatico, ebbene si può dire che la via Appia è il Sannio e il Sannio è la via Appia”. Così il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi commenta l’inserimento nella lista del patrimonio mondiale Unesco della “Via Appia Regina viarum” da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. 

Benevento celebra con orgoglio l’inclusione della Via Appia Antica nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, un riconoscimento che porta a 60 i siti italiani tutelati dall’organizzazione. Questa decisione, presa durante la 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO a New Delhi, valorizza uno dei percorsi storici più affascinanti d’Italia, che attraversa anche il territorio beneventano. Un ringraziamento particolare va al Ministro della Cultura Sangiuliano, che ha raccolto anche le sollecitazioni costanti mie e del gruppo parlamentare di Forza Italia, e ha lavorato efficacemente per raggiungere questo prestigioso traguardo. È stato proprio il Ministro Sangiuliano a comunicarmi personalmente l’avvenuto riconoscimento, un momento di grande emozione e soddisfazione. Questo rappresenta una straordinaria opportunità per promuovere il turismo e valorizzare ulteriormente il territorio di Benevento. La Via Appia, conosciuta come “Regina Viarum”offre un viaggio attraverso la storia, permettendo ai visitatori di esplorare le antiche vestigia romane disseminate lungo il suo percorso. Benevento, con le altre città coinvolte, può sviluppare iniziative per potenziare l’attrattiva turistica, migliorare le infrastrutture e investire nella conservazione delle vestigia romane. Questo riconoscimento non solo rafforza l’importanza storica e culturale della regione, ma apre nuove prospettive di crescita e sviluppo per il futuro”. Così in una nota il deputato e vice segretario regionale di Forza Italia Campania, Francesco Maria Rubano.

“La Via Appia, l’antica strada consolare romana che da Roma porta a Brindisi, diventa Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Un traguardo eccezionale per l’Italia e la sua prestigiosa storia millenaria, un altro importante biglietto da visita per il nostro Paese che ci inorgoglisce e che valorizza ulteriormente i nostri magnifici territori. Grazie al ministro Sangiuliano perché con il suo straordinario lavoro sta rafforzando ulteriormente il ruolo dell’Italia quale superpotenza culturale e sta dando enorme concretezza a questa responsabilità. L’ennesimo stupefacente traguardo in termini di crescita, rivalutazione, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale ed artistico dell’Italia. Un grande successo – grazie anche al fondamentale apporto di istituzioni e comunità che hanno fattivamente collaborato con il Ministero della Cultura per questo meraviglioso risultato –  che certamente va nella direzione di un accrescimento degli standard di qualità della proposta culturale italiana, che chiaramente contribuisce a dare il giusto risalto alla storia e alla tradizione della nostra Nazione in modo da poter competere con l’offerta degli altri Paesi europei. Evidentemente, è finito il tempo dell’oblio delle nostre radici”. Lo dichiara il Senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania.