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Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST, progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nella missione 4.2 “from Research to Business” del PNRR, ha riunito oggi la comunità scientifica dei propri 49 partner, università e imprese al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa all’evento “MOST People are Moving”. Uno speciale incontro che si pone l’obiettivo di riunire la più importante comunità tecnica del settore per condividere le prospettive post PNRR discutere sulle sfide e le opportunità future nel settore della mobilità: dai sistemi energetici per la propulsione ai materiali, dalle soluzioni digitali per i servizi di mobilità alle ultime innovazioni ai veicoli e velivoli di nuova generazione, fino alle novità fisiche e digitali sulle infrastrutture. Un’opportunità unica per stimolare nuove idee e collaborazioni, confrontare opinioni e partecipare attivamente a un dialogo costruttivo, in grado di promuovere la collaborazione tra i partner pubblici e privati.
 
Questo Inspiration Day ha visto la partecipazione di più di duecento ricercatrici e ricercatori coinvolti nell’elaborazione di un documento strategico condiviso che possa guidare le future iniziative, per una mobilità decarbonizzata, decongestionata, accessibile e sicura, realmente neutrale tecnologicamente.
 
Ad aprire l’incontro, il presidente di Most, Ferruccio Resta, che ha affermato: “Dobbiamo intervenire con progetti a lungo termine che valorizzino soluzioni realmente percorribili, che attraggano investimenti attraverso nuove ricerche e innovazioni, per un posizionamento nazionale e europeo in un nuovo contesto internazionale che richiede sempre maggiore resilienza. Siamo consapevoli delle sfide poste dalle dinamiche demografiche in evoluzione, dalle crisi geopolitiche e dall’avvento di tecnologie disruptive. Il lavoro che ci aspetta richiede sinergia, stimolo e concretezza, per creare innovazione, coraggiose soluzioni, nuove startup e nuovi business, grazie alla forza della collaborazione tra tutti gli attori coinvolti”.
 
Nella giornata è intervenuto anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha commentato: “Oggi Napoli sta affrontando sfide significative legate al traffico, alla qualità dell’aria e alla sicurezza stradale. L’attività del Most è strettamente funzionale a questa direzione e le soluzioni in fase di studio offrono una spinta innovativa per affrontare questi problemi. Stiamo lavorando per migliorare il trasporto pubblico, incentivare l’uso di veicoli elettrici e creare infrastrutture per una mobilità più sostenibile. Condivido pienamente il punto di vista che sia necessario fare rete per migliorare lo stile di vita di ogni cittadino, dal territorio all’Europa”.
 
Nel corso della mattinata si è discusso sui principali ostacoli normativi, la necessità di un cambiamento culturale e il supporto alla governance per garantire una gestione efficace e responsabile in ottica ESG (environmental, social, governance). La pubblica amministrazione è chiamata a svolgere un ruolo chiave, non solo nell’integrare risorse limitate e tecnologie innovative, ma anche nell’assicurare che le soluzioni sviluppate siano eque e accessibili a tutti i cittadini. In questo senso è stata significativa la testimonianza dell’atleta paralimpico Alessandro Ossola, presidente di Bionic People, che ha rimarcato il nesso inscindibile tra futuro, innovazione e mobilità senza barriere. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di una stretta collaborazione tra pubblico e privato per creare un sistema di mobilità integrato e sostenibile, capace di generare benefici concreti e duraturi per l’intera comunità.
 
La seconda sessione del convegno si è focalizzata sull’inclusività. Le tecnologie emergenti fanno sì che la mobilità del futuro possa rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, indipendentemente dal genere, età e abilità. Questo approccio integrato, adottato nelle sue ricerche dal Most, è essenziale per migliorare la qualità della vita e la fruibilità dei mezzi di trasporto nelle comunità. Per fare questo, il diversity management sarà sempre più orientato all’analisi del cambiamento delle abitudini dei cittadini e alla mappatura delle diversità.
 
L’evento si è infine concluso con la definizione di un piano d’azione chiaro e condiviso che possa guidare l’implementazione delle soluzioni proposte. Al centro del dibattito, le risorse e le collaborazioni necessarie, le modalità di valutazione e monitoraggio dell’impatto delle azioni intraprese e le strategie per garantire un coinvolgimento continuo delle istituzioni e delle aziende private.