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Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca oggi allo stadio ‘Collana’ di Napoli ha assistito all’inizio dei lavori per la demolizione della tribuna che dà su via Acitillo, ormai in rovina e che verrà successivamente ricostruita. “Puntiamo – ha detto De Luca a completare tutti i lavori in due anni investendo 40 milioni, ma consegneremo a blocchi gli impianti ai ragazzi e alle famiglie del Vomero mano a mano che li ristrutturiamo. Il punto fondamentale per noi è anche garantire le condizioni di sicurezza, perché se abbiamo un cantiere aperto sule tribune non è che possiamo portare i bambini a correre sulla pista. Cercheremo di bruciare i tempi ovviamente, non perdere un minuto, ma di fare un lavoro come Dio comanda perché un investimento del genere si fa una volta ogni cento anni”.

La Regione Campania ha ripreso da qualche giorno la gestione dello stadio che è di sua proprietà, dopo un lungo iter di ricorsi per togliere la gestione alla società Giano che si era aggiudicata l’impianto. La demolizione della tribuna, spiegano dalla Regione, si dovrebbe svolgere velocemente per finire prima della ripresa dopo le vacanze natalizie della scuola Giustino Fortunato che è alle spalle della tribuna.

Alla piscina dello stadio Collana di Napoli “i lavori sono iniziati da mesi e saranno completati per febbraio-marzo. Sarà una bellissima piscina, uno dei migliori impianti sportivi di Napoli”.  I lavori alla piscina sono in fase conclusiva e, terminati, ci saranno tutti i collaudi previsti. La piscina dovrebbe essere aperta quindi per la prossima primavera oppure a settembre 2024. “Questo impianto – ha detto De Lucaè uno dei 10 che abbiamo realizzato finora a Napoli. Con il presidente del Coni abbiamo deciso di avere una gestione dell’Aru, l’agenzia regionale dello sport, ma di intesa con il Coni per fare tutto in regola” 

“Nei lavori allo stadio Collana possiamo andare avanti anche per blocchi, tenendo sempre conto delle condizioni di sicurezza. Ho visto che qualcuno sollecita l’apertura, che apriamo? Noi qui abbiamo problemi strutturali, di pubblica incolumità. Quindi apriamo quando siamo tranquilli”- ha aggiunto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della sua visita allo stadio Collana, in cui illustra i lavori della Regione che ne è proprietaria. “Ora dobbiamo fare anche il lavoro – ha detto – per la messa in sicurezza degli impianti e quando avremo la possibilità di consegnare anche un blocco lo faremo, però in condizioni di sicurezza. Bruceremo i tempi e pure i soldi, parliamo di 40 milioni di euro su cui ricordo non ci sono fondi del Fsc che sono fondi rilevanti destinati al Mezzogiorno d’Italia e sono bloccati da un anno e mezzo. Però sia chiaro che noi questo intervento lo facciamo comunque, quindi con buona pace del Governo nazionale, andremo avanti anche se rischiamo di dover pagare con i fondi di bilancio questi 40 milioni di euro, sapendo che sarebbe un delitto”.

De Luca è tornato sui lavori di ristrutturazione spiegando che la tribuna che è stata cominciata a essere demolita “è pericolante. Demoliremo tutto e poi partiamo con il progetto che abbiamo deciso di finanziarie. Siamo partiti con una piccola ristrutturazione ma poi abbiamo deciso di fare tutto: dalle palestre alle tribune, dagli impianti alla costruzione di un parcheggio sotterraneo da oltre 200 posti che serve agli abitanti del Vomero”. De Luca ha sottolineato che il Collana “lo gestiamo noi della Regione, così siamo tranqulli, perché investire decine di milioni e poi affidare un impianto sportivo ti fa trovare in mano a chi non fa neanche la vigilanza. Abbiamo negli anni scorsi consegnato impianti al Comune e dopo poco li abbiamo trovati devastati, abbiamo impianti in cui abbiamo scoperto che le persone fanno il pic nic, la festa di pasquetta e non va bene. Allora facciamo noi i lavori e anche la gestione e la manutenzione”.

De Luca ha sottolineato anche che “stiamo elaborando – ha detto – il progetto esecutivo su cui abbiamo fatto una gara per rifare tutto il Collana. E’ una cosa che francamente mi dà un’emozione questo impianto storico da rinnovare e che ci ricorda la storia dello sport ma anche la storia di Napoli, la storia democratica civile del primo impianto vero, che era anche un luogo nel quale venivano deportati i democratici nel periodo fascista”.