Pasquale Aliberti, il sindaco di Scafati ha deciso di estendere a tutta la popolazione residente nel territorio della città di Scafati, l’ordinanza che vieta di consumare e vendere frutta e verdura raccolti dopo l’incendio, di utilizzare risorse idriche provenienti da vasche e pozzi non protetti dalle precipitazioni aeree per fini alimentari ed anche il pascolo. È una delle misure di protezione contro l’emergenza inquinamento e diossina, in seguito all’incendio che ha devastato l’impianto per il trattamento di rifiuti Sen.Ec.A.
Nelle ultime ore, in seguito al peggioramento delle condizioni metereologiche ed in particolare per la presenza di venti forti, il sindaco ha anche disposto la chiusura per oggi della villa e del cimitero. Anche il Comune di Angri ha emanato un’ordinanza che limita una serie di attività e chiede anche di tenere chiusi gli impianti di areazione e condizionamento. Domato non senza poche difficoltà l’incendio divampato nel sito in via Galileo Ferraris è chiaro che la vera emergenza da affrontare ora è quella dell’inquinamento.
Un laboratorio mobile in grado di monitorare le concentrazioni orarie è pronto a dare l’allarme laddove i livelli di polveri sottili e altri inquinanti dovessero costituire un rischio per le famiglie che vivono nelle vicinanze. A 16 nuclei residenti nella zona interessata dall’incendio e già stato chiesto di allontanarsi. Non si placano neanche le polemiche. Mario Santocchio coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia ha ricordato che da tempo era stata chiesta la delocalizzazione di quel tipo di impianto: l’ultima denuncia risale proprio allo scorso gennaio. Intanto la procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause del rogo: la pista dolosa non è esclusa.