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Piana del Sele- “Una catastrofe ambientale annunciata e senza precedenti, ora basta”. Risuonano forte nella chiesa del Sacro Cuore di Battipaglia, le parole del sacerdote della Valle del Sele, don Luigi Piccolo, che interviene e chiede l’intervento dello Stato per la tutela della salute della gente, sulla vicenda dell’incendio doloso che da ieri sera sta interessando oltre 6mila tonnellate delle 60mila di ecoballe giacenti nel comprensorio militare di Persano e la cui nube tossica di fumo sprigionata dal rogo sta interessando i comuni della Piana del Sele e degli Alburni.

Nube tossica che ha costretto i sindaci dei comuni della Piana del Sele e degli Alburni, in attesa di comunicazioni da parte di Arpac e Prefettura di Salerno, di adottare ordinanze di urgenza a tutela della salute pubblica, invitando i cittadini a barricarsi in casa con porte e finestre chiuse e a non raccogliere i prodotti agroalimentari per almeno due giorni.

Si tratta di ecoballe quelle distrutte, in gran parte oggetto di sequestro da parte della Procura della Repubblica di Salerno, facenti parte dei rifiuti 6mila tonnellate rientrati dalla Tunisia nel 2022 ed al centro di una maxinchiesta sul traffico internazionale illecito di rifiuti. Ecoballe per le quali a dicembre scorso, a seguito del dissequestro, la Regione Campania aveva dato il via all’iter di indizione di una gara per la rimozione dei rifiuti dal comprensorio e lo stoccaggio all’estero. Gara aggiudicata solo il 7 luglio da una ditta che avrebbe dovuto rimuoverle dal comprensorio militare terminando le operazioni entro due mesi. Operazioni mai avviate però, a causa dell’incendio che il giorno prima dell’avvio dei lavori di rimozione, ha interessato le ecoballe in questione: “Questo sincronismo dimostra un chiaro contenuto doloso – ha detto il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonvitacola sull’accaduto – La vicenda dei rifiuti tunisini si conferma ancora una volta oscura e segnata da azioni di stampo criminale”.

Criminalità contro la quale tuona anche il parroco di Battipaglia: “È il momento di dire basta con questi disastri, basta con il rimbalzo di responsabilità e l’incoerenza organizzativa di quella che doveva essere una gestione sicura e in sicurezza. Abbiamo il diritto di stare in casa con le finestre aperte e di far giocare i bambini nel cortile senza avere paura dell’aria che respiriamo. Si accertino subito le responsabilità di chi e cosa ha causato questo disastro ambientale senza precedenti. Questi continui e tristi scandali sull’ambiente– conclude il parroco- portano a tutto tranne che ad una sana convivenza civile facendo emergere il volto criminale di fatti di cui siamo stanchi e indignati”.
Intanto sulla vicenda sulla quale indaga la Procura della Repubblica di Salerno, è stata convocata una riunione per oggi pomeriggio in Prefettura mentre l’incendio è ancora in corso dove sono a lavoro da ieri sera, decine di squadre di vigili del fuoco.