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Immagina di giocare alle slot online, dove ogni giro non si limita solo al divertimento e alla speranza di vincere, ma introduce anche l’importanza di conoscere come le vincite vengono tassate. Proprio come in una partita di poker in cui ogni mossa va ponderata attentamente, anche quando si tratta di bonus casinò, è cruciale comprendere come funziona la tassazione dei bonus in Italia. Non basta semplicemente vincere: la gestione delle vincite deve seguire precise regole fiscali.

Giocare alle slot online significa affrontare non solo le meccaniche del gioco, ma anche il quadro legale che regola le vincite. In Italia, le vincite derivanti dalle slot e dai bonus non vengono semplicemente depositate sul conto di gioco senza conseguenze: esiste un sistema di tassazione progressiva che varia a seconda dell’importo guadagnato. Questo sistema, conosciuto come “tassa sulle vincite”, è lo stesso che si applica sia alle vincite ottenute direttamente dal gioco che a quelle derivanti dai bonus. Il discorso si complica ulteriormente quando si considerano i bonus che, una volta convertiti in denaro reale, sono soggetti alle stesse regole di tassazione delle normali vincite.

 

Il sistema progressivo di tassazione delle vincite nelle slot online nel 2024

Giocare alle nuove slot machine online in Italia comporta una comprensione chiara del sistema fiscale, in particolare quando si tratta di bonus e vincite. La tassazione dei bonus in Italia segue un sistema progressivo, che significa che l’aliquota aumenta all’aumentare dell’importo vinto. Questo regime è stato introdotto con la Legge di Bilancio del 2019, la quale ha apportato modifiche significative rendendo il prelievo direttamente proporzionale alla vincita.

Per le vincite fino a 500€, non è prevista alcuna tassa, permettendo ai giocatori di godere di piccoli guadagni senza preoccupazioni. Tuttavia, superata questa soglia, la tassazione dei bonus in Italia viene applicata in modo incrementale: le vincite tra 500€ e 1.000€ sono tassate al 15%, tra 1.000€ e 10.000€ al 18%, e così via, fino a un massimo del 25% per somme superiori a 10 milioni di euro. Questo sistema, pur mantenendo una logica di progressività fiscale, risulta essere piuttosto lineare grazie alla ritenuta alla fonte applicata direttamente dai casinò online regolamentati da ADM. Questo permette al giocatore di non dover gestire ulteriori incombenze burocratiche come la dichiarazione dei redditi​

 

Vincite alle slot online: quando dichiararle e quando non serve

In Italia, le vincite ottenute su piattaforme di gioco online regolamentate dall’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) non devono essere dichiarate nel modello 730 o Unico. Questo perché i casinò con licenza ADM applicano la cosiddetta “ritenuta alla fonte”, che permette al giocatore di ricevere il premio già al netto delle tasse. In altre parole, il casinò online agisce come sostituto d’imposta, versando direttamente allo Stato la percentuale dovuta, sollevando il giocatore da qualsiasi obbligo fiscale ulteriore.

Tuttavia, la situazione cambia se le vincite provengono da casinò non regolamentati o situati al di fuori dell’Unione Europea. In questi casi, le vincite devono essere dichiarate come “Redditi Diversi” nella dichiarazione dei redditi, e sarà il giocatore stesso a dover calcolare e pagare le imposte dovute. La mancata dichiarazione delle vincite ottenute su piattaforme non autorizzate può comportare conseguenze legali, incluso il rischio di sanzioni, poiché si tratta di elusione fiscale. Inoltre, giocare su siti non autorizzati in Italia può essere considerato una violazione delle leggi sul gioco d’azzardo a distanza, aggravando ulteriormente la situazione.

Dunque, per evitare problemi con il Fisco e giocare in totale sicurezza, è fortemente consigliato utilizzare solo piattaforme con licenza ADM, dove le vincite sono già tassate correttamente e non richiedono ulteriori azioni da parte del giocatore.