Tempo di lettura: 2 minuti

È stato quasi domato dopo quasi un giorno di lavoro, il devastante incendio esploso nella tarda mattinata di ieri all’interno del deposito di stoccaggio di rifiuti in via  in via Galileo Ferraris a Scafati. Per l’intera giornata, tre auto butti anche squadre provenienti da fuori della provincia di Salerno, una da Napoli e anche da Avellino hanno operato usufruendo dell’aiuto anche di doni che hanno effettuato riprese dall’alto per dare indicazioni utili alle operazioni di spegnimento.

L’intervento è stato complicato e cinque vigili del fuoco che sono intervenuti nella prima fase sono rimasti feriti dalle fiamme. All’interno del sito l’impresa S.en.Ec. A Trattava i rifiuti balle di carta e plastica. Un’alta colonna di fumo nero si è sprigionata dalle fiamme e ha invaso Il territorio circostante, costringendo, al termine di una riunione che si è svolta in prefettura nel pomeriggio di ieri, diversi comuni ad emanare ordinanze di prevenzione contro l’inquinamento ambientale e la presenza di diossina. Oltre a Scafati, ordinanze che invitano i cittadini a tenere chiuse le finestre, alla disattivazione degli impianti di areazione e il divieto di consumo e vendita di frutta ed ortaggi, acque di pozzo per pascoli sono state emanate anche dai sindaci di Angri, Sant’Egidio, Pagani, Corbara, Pompei e Santa Maria la Carità, San Marzano, Santa Maria la Carità. 

“Esprimo la mia vicinanza istituzionale agli imprenditori coinvolti per il danno enorme subito dall’incendio ma l’attenzione più grande è soprattutto per i miei concittadini e per la loro salute- ha dichiarato il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti  Non abbiamo ordinato sgomberi ma consigliato l’allontanamento di sei famiglie più vicine all’incendio”. La situazione continua ad essere monitorata dall’arpa anche questa mattina, perché se dovessero cambiare le condizioni meteorologiche ed in particolare la direzione del vento, anche altri comuni saranno invitati a emanare una serie di ordinanze per proteggere la salute dei cittadini.