Tempo di lettura: 2 minuti “La firma dell’accordo Governo-Regione Campania sui fondi sviluppo e coesione siglata stamattina è di fondamentale importanza, perché sblocca ben 3,5 miliardi di euro dopo i circa 2 miliardi attivati prima dell’estate dall’intesa per Bagnoli e altre opere. E’ una somma che imprese e famiglie attendevano da tempo, troppo tempo, per poter finalmente avviare investimenti, progetti di sviluppo, grandi opere e infrastrutture”.
A parlare è Luigi Della Gatta, presidente dei Costruttori di Ance Campania, che sottolinea: “Abbiamo sollecitato questa firma per quasi un anno! Alla fine si è trattato di un anno perso, ma a questo punto lasciamoci alle spalle le polemiche e pensiamo finalmente ad andare avanti e a spendere queste risorse nel modo corretto e prima possibile, per provare a recuperare i ritardi accumulati. C’è un elenco ampio e rilevante di interventi da realizzare, molti dei quali in capo ai Comuni, fra i quali quelli per combattere il dissesto idrogeologico, per la realizzazione di infrastrutture e a sostegno di viabilità e cultura”.
Sull’accordo siglato a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il governatore Vincenzo De Luca, è intervenuto anche Tullio Ferrante di Forza Italia, Sottosegretario di Stato al Mit: “il Governo onora il proprio impegno per l’assegnazione dei finanziamenti del Fondo di Sviluppo e Coesione alla Campania per il periodo 2021-2027. Con la firma di oggi vengono assegnati ulteriori 3,47 miliardi di euro alla Regione, ultimo tassello di un percorso che nel complesso ha visto l’erogazione di 6,5 miliardi. L’accordo consentirà di realizzare interventi fondamentali per lo sviluppo del territorio, riducendo così gli storici divari che penalizzano la Campania e il Mezzogiorno. Oltre al risanamento dell’area di Bagnoli e all’emergenza bradisismo nei Campi Flegrei, le risorse potranno essere utilizzate per interventi infrastrutturali strategici e di pronta cantierabilità in campo ambientale, trasportistico e culturale. Ora l’obiettivo dev’essere quello di spendere al meglio i fondi, rispondendo in maniera tempestiva e concreta alle istanze del territorio campano. La Regione, che si contraddistingue per una grave incapacità di spesa ai danni dei cittadini, deve voltare pagina sui fondi Fsc. Per questo la previsione di tempi certi per l’utilizzo delle risorse, pena la revoca, è un elemento indispensabile dell’accordo che garantisce la messa a terra degli investimenti stanziati a favore della Campania”.