“In merito al fiume Sarno non avevamo niente. Neanche l’ombra di un progetto preliminare. Non c’era niente”. Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo questa sera al cineteatro Corallo di Torre del Greco al convegno “Rigenerazione waterfront costa vesuviana”, durante il quale è stato presentato il piano per il ripascimento delle spiagge dell’area costiera che si trova alle falde del vulcano.
“Abbiamo discusso – ha proseguito il governatore – con l’amministrazione di Torre Annunziata per lo sbocco a mare: due foci, una. Un lavoro molto lungo: abbiamo ripreso in mano la progettazione, operando per lotti”. “Abbiamo cominciato – ha aggiunto – a realizzare i tratti fognari dove non c’erano.
Nell’area nord della Campania, nell’area casertana. I due terzi del territorio erano privi di reti fognarie. Sul Sarno, a cominciare da Scafati e da Sarno, si è agito per eliminare gli sversamenti nel fiume. Un lavoro gigantesco, che richiede il tempo che è necessario. Noi andremo avanti”.
“Questo progetto è bellissimo e voi avete una prova che la cosa si può realizzare dalla città di Salerno”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel parlare del tema al centro del convegno “Rigenerazione waterfront costa vesuviana” svoltosi questa sera a Torre del Greco alla presenza del sindaco della città, Luigi Mennella, e dei consiglieri regionali del Pd, Mario Casillo e Loredana Raia.
“Noi sul litorale salernitano – ha proseguito De Luca – stiamo eseguendo esattamente lo stesso tipo di progetto, il ripascimento delle spiagge. Dalla parte orientale fino al centro storico, stiamo realizzando delle spiagge di 80 metri. Questo significa cambiare completamente il volto della città”. “Così facendo – ha concluso – si crea un’economia legata alla balneazione, che può essere una miniera d’oro. Torre del Greco ha conosciuto la crisi legata all’armatoria, i fallimenti. In questo modo si creano migliaia di posti di lavoro: lavoro bello, lavoro turistico”.
“Milleduecento autobus nuovi: sono quelli che abbiamo acquistato come Regione Campania.
Li vedete passare qualche volta col simbolo della Regione. Qui la Circumvesuviana ha criticità, ma ad esempio abbiamo risolto il problema su tutta l’area Cumana, sulla gestione del tratto di Metropolitana gestita dall’Eav”. Sono le considerazioni fatte dal governatore della Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento durante UN’iniziativa svoltasi questa sera al cineteatro Corallo di Torre del Greco.
“Decine di treni nuovi sono stati acquistati dalla Regione – ha proseguito il presidente della giunta campana. Questo nonostante i tre anni di covid che hanno bloccato le attività, sia perché le fabbriche erano chiuse sia per l’aumento dei costi di produzione, sia perché non c’era la materia prima”.
“Gli accordi di coesione il governo li ha firmati per Liguria, Veneto, Emilia, Marche, Umbria. Per ultimo per Lombardia, Piemonte. Si sono fermati al Lazio. Non c’è nessuna regione del sud che ha avuto la firma dell’accordo di coesione. Sono dei malviventi”. Lo ha detto a Torre del Greco il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo ad una iniziativa sul progetto di rigenerazione del waterfront della costa vesuviana.
“Ci faranno perdere un po’ di mesi – ha proseguito il governatore – ma dovete sapere che questo progetto di cui stiamo parlando è finanziato con i fondi del programma di sviluppo e coesione. Negli incartamenti che abbiamo inviato a Roma già da due mesi, c’è il capitolo che riguarda l’assetto del territorio, la protezione del litorale, il ripascimento che comprende i 70 milioni di euro di questo progetto. Quindi fino a quando quegli squinternati di Roma non firmeranno, noi siamo qui a perdere tempo. Ma attenzione, in realtà non stiamo perdendo tempo, stiamo lavorando alla progettazione. Avendo fiducia nel futuro.
Ma è giusto sapere che non stiamo parlando di cifre banali, parliamo di 6 miliardi di euro”.
“Se andate a fare i pellegrinaggi con 27 ministri a Caivano per far vedere che volete fare la rivoluzione, poi non chiudete le scuole. Noi abbiamo dato a Caivano una mano per tenere aperte quattro scuole con il programma regionale ‘Scuole aperte’, proprio perché la città è a rischio. La scuola va potenziata, non ridotta.
Dobbiamo investire ancora di più per tenere le scuole aperte di pomeriggio e di sera, portare le famiglie e far fare i corsi ai ragazzi”. Lo ha detto, parlando a Torre del Greco, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ribadendo la sua contrarietà al dimensionamento scolastico.
“Il ragionamento che si fa a Roma – ha proseguito De Luca – è che, siccome la popolazione studentesca è diminuita, bisogna ridurre le scuole. A noi questa sembra una linea francamente inaccettabile. Se diminuisce la popolazione scolastica, non si chiudono le scuole: anziché avere classi di 30-35 alunni, vuol dire che avremo classi di 25 alunni, con i ragazzi disabili, con una didattica più attenta. Ma non è che riduciamo il numero dei docenti e dei non docenti. Se rimodulano l’assetto scolastico, taglieranno i posti di lavoro. Questa sarà la conclusione”.