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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma delle Segreterie Regionali della FILT CGIL  e FIT CISL

I segnali che riceviamo dai vertici dell’AdSP MTC, a seguito dell’azione di sciopero avviata dalle Segreterie regionali della Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che ha visto l’adesione totale delle lavoratrici e lavoratori dell’AdSP, stanno a dimostrare che gli stessi non hanno valutato con attenzione le concrete e coraggiose intenzioni dei dipendenti.
Abbiamo appreso, così come l’opinione pubblica, da dichiarazioni e comunicati stampa, sul Mattino e a mezzo intervista TG 3 del 9 gennaio u.s., di concetti non rispondenti a verità e illazioni lesive della serietà e onorabilità dei dipendenti e delle OO.SS. che li rappresentano.
Dichiarazioni che riteniamo false, fuorvianti, infondate e inaccettabili e che richiedono una urgente rettifica e smentita, se le intenzioni dei Vertici dell’AdSP del MTC sono quelle di rasserenare il clima tra le parti e rendere praticabile quanto dichiarato in questi giorni, ovvero di fare chiarezza sulle vere istanze dei Sindacati.
Tra le altre, chiamare benefit dei lavoratori voci retributive discendenti dal Contratto Collettivo nazionale e dal Contratto integrativo aziendale deliberato dal Comitato di Gestione, Organo dell’Ente, con il parere favorevole dei Revisori dei Conti, è una caduta di stile che sicuramente non ci aspettiamo dal Presidente che da anni svolge un ruolo di protagonista della portualità nazionale.
Pur comprendendo la difesa istituzionale assunta in favore del Segretario Generale, appare incomprensibile che il prezzo di questa difesa venga ribaltato sulle lavoratrici e lavoratori dell’AdSP. È indispensabile fare chiarezza e ci rendiamo disponibili fin da subito a fare una conferenza stampa congiunta o altra forma di comunicazione pubblica con contenuti utili a ristabilire un corretto modo di relazioni.
Sia chiaro, anche se ciò avvenisse, non ristabilirebbe automaticamente un riavvicinamento delle parti perché percepire come pretestuosa o frutto di anomale e malevole interpretazioni la richiesta di chiarimento al MIT significa che la nostra naturale controparte non è al corrente che della Contrattazione Collettiva Nazionale non si possono scegliere gli articoli accettabili e scartare e/o impugnare quelli sgraditi.
Tale argomento, seppur di importanza a livello nazionale, non sposta il centro della nostra azione che è la piattaforma rivendicativa con tutti i punti ai vertici dell’AdSP ben noti da tempo che necessitano di risposte diverse da quelle fino ad oggi rese dagli stessi.
Pertanto, e come sempre abbiamo fatto in quanto svolgiamo il ruolo di soggetto negoziale, siamo disponibili, qualora richiesto, ad un incontro per verificare se le distanze tra le diverse posizioni sono rimaste immutate o si sono nel frattempo evolute.
E ciò al solo fine decidere nelle nostre Assemblee se sospendere, interrompere o proseguire ogni forma di lotta.

A fronte di tale ultima evenienza non escludiamo di manifestare le nostre ragioni, nelle forme consentite dalle norme vigenti e coinvolgere le Istituzioni locali, regionali e prefettizie.