“78 anni fa, con il primo voto su scala nazionale a cui parteciparono anche le donne, i cittadini italiani scelsero, attraverso il referendum, la forma repubblicana dello Stato, voltando definitivamente pagina rispetto alle umiliazioni che il fascismo aveva causato alla nostra nazione: dalla perdita delle libertà personali alle leggi razziali, dalla tragedia della guerra alla mutilazione di interi territori”. Lo scrive su Fb il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
“Celebrare oggi, 2 giugno, la Festa della Repubblica vuol dire ribadire concretamente che l’unità nazionale non può essere messa in discussione da iniziative che vogliono creare cittadini e territori di serie a e di serie b. Vuol dire, dunque, difendere il Sud e riconoscere il diritto a tutti, indipendente da dove si è nati o dove si è scelto di vivere, ad avere le stesse cure sanitarie, la stessa qualità dell’istruzione, le stesse opportunità di lavoro e di miglioramento della propria condizione di vita. In maniera libera, senza dover chinare la testa di fronte a nessuno. Viva la Repubblica”, conclude De Luca.
MANFREDI – “Con la festa della Repubblica ricordiamo l’impegno democratico del nostro Paese, i valori della nostra Costituzione e la necessità, in questo periodo così difficile di affermare i principi di convivenza, di libertà, democrazia e inclusione che sono alla base della nostra Carta Costituzionale”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, partecipando al Mausoleo di Posillipo alla cerimonia di deposizione delle corone di alloro in onore dei caduti.