“Pur non essendo nostra intenzione fare polemiche e strumentalizzazioni politiche sull’emergenza furti nel Vallo di Diano, sono costretto a fare delle precisazioni sulla vicenda relativa alla richiesta di utilizzo della sede della Comunità Montana Vallo di Diano fatta dai gruppi Monte San Giacomo nel Cuore e Salesi” così Raffaele Accetta, consigliere di opposizione a Monte San Giacomo, dopo le dichiarazioni del Presidente Francesco Cavallone.
“Avevamo fatto richiesta – spiega Accetta – di poter tenere un incontro nella sede della Comunità Montana proprio per assicurarci anche la presenza del Presidente e quella dei Sindaci, tutti invitati, affinché il confronto da noi proposto non venisse interpretato come una contrapposizione bensì come una occasione per aggiornare i tanti consiglieri di minoranza valdianesi sull’esito dell’incontro avuto con il Prefetto e per poter eventualmente concordare altre utili iniziative per far fronte al gravissimo fenomeno dei reati predatori che si stanno verificando nel nostro territorio. Non pensavo, proprio io che alla Comunità Montana, da Assessore prima e Presidente poi, ho fatto centinaia di incontri del genere facendo anche l’usciere quando è stato necessario, che vi potesse essere una non disponibilità per l’assenza di dipendenti in orari di chiusura dell’Ente. Dopo aver atteso 3 giorni dalla richiesta mi sono preoccupato io di sapere se vi fosse la disponibilità e non il contrario come è stato detto. La telefonata c’è stata ma perché ho chiamato io. Nessuna demagogia né strumentalizzazioni da parte nostra ma, fin dall’inizio c’è sempre stata solo la volontà di confrontarsi come è stato fatto sempre in occasione di situazioni rischiose per il territorio.(Perforazioni petrolifere, soppressione tribunale e punti nascita, centrale TERNA etc.. etc) Mi rattrista che il Presidente abbia potuto pensare che tutto sia nato per fare polemiche. Per fortuna all’incontro hanno partecipato due assessori della sua Giunta, Luigi Giordano e Bartolo Lettieri, che ringrazio ancora per la loro presenza. Spero abbiano riferito il tenore dell’incontro, acceso ma aperto e rispettoso di tutte le opinioni. Lo scopo era ed è quello che lo stesso presidente Cavallone riferisce ovvero affrontare la problematica in modo unitario senza strumentalizzazione di sorta. L’invito rivoltoci a condividere un’azione comune è contraddittorio dopo quanto accaduto. Il gruppo Monte San Giacomo nel Cuore tuttavia resta disponibile a discutere di qualsiasi azione che possa essere utile a riportare un clima di serenità nel nostro territorio”.