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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del Coordinamento U.S.B. lavoro privato T.P.L.- Campania

Accordi sindacali storici e conseguenti disservizi storici, fanno di EAV la peggiore azienda del trasporto pubblico locale d’Italia.
Ed il Presidente De Gregorio se ne vanta pure.
Anche l’apertura dei cantieri è diventata storica, dieci anni senza completare un solo lotto, con una marea di soldi a disposizione.
La chiusura della linea Cumana da oltre un mese e l’accordo per gli operatori di esercizio del settore autolinee, riflettono ciò che si è già verificato in altre circostanze per le quali, come Organizzazione Sindacale, ci siamo sempre espressi negativamente non sottoscrivendo condanne bibliche per l’azienda e per i lavoratori stessi.
Sappiamo benissimo che l’accordo storico del 27 giugno scorso per il personale treni è risultato un grande bluff, in quanto applicabile soltanto sulle linee vesuviane, in modo arruffato e sgarrupato, tale da non evitare le tante soppressioni ed i tanti ritardi giornalieri.
L’azienda, alla luce di ciò, vuole correre ai ripari, ma anziché lavorare su come far correre più treni sulle rotaie, programma corse senza fermate.
È facile annunciare l’indice di puntualità dei treni lasciando i viaggiatori a piedi, cosa che non condividiamo e che davvero non riusciamo a comprendere.
Noi vorremmo essere spiegati dal Presidente De Gregorio, per esempio, tecnicamente qual è la percentuale di usura di un materiale rotabile che fa 15 fermate anziché 20.
Qual è la differenza dei guasti se fa più o meno fermate.
Per la chiusura della linea Cumana, ci auguriamo che non si assista alla replica di quanto accaduto sulla linea Benevento-Napoli: doveva aprire entro i successivi 6 mesi dal marzo 2021, il prossimo marzo saranno quattro anni di chiusura, e probabilmente vedremo il primo treno commerciale nella primavera 2026, attenendoci alle loro ultime annunciazioni.
Non è mai troppo tardi!
Sulla Cumana quotidianamente ci comunicano che a fine mese i lavori termineranno, ma se tutto va bene, sarà una apertura a binario singolo, già era in essere col vecchio tracciato da Dazio ad Arco Felice, con la differenza che col nuovo tracciato non potrà esserci coincidenza a Pozzuoli con conseguente disagio per i cittadini puteolani, ma probabilmente ad Arco Felice, sarebbe stata la giusta occasione per lavorare assiduamente per completare il raddoppio tra dazio ed Arco Felice, ma probabilmente per questo bisognerà attendere altri 25 anni.
A tal motovi, per i tecnici EAV, comporterà una rivisitazione del programma di esercizio, con l’effettuazione dei treni da e per Torregaveta ogni 30 minuti anziché ogni 20.
Questo significherà che si effettuerà una coppia di treni in meno ad ogni ora, pari a più di 30 corse in meno rispetto al programma di esercizio attuale.
Tutto questo sempre se ANSFISA dovesse autorizzare il transito sulla nuova tratta, con tutte le criticità che ci sono in materia di sicurezza ferroviaria.
E su questo, va detto, siamo molto scettici.
In attesa di tutto ciò, la nostra Organizzazione Sindacale aveva dato delle indicazioni per alleviare il disagio all’utenza, effettuando, come fatto in altre circostanze, servizio ferroviario sulla tratta Arco Felice-Torregaveta e prolungando il treno da Bagnoli a Dazio, ma per l’azienda questo non si può fare, però poi vorrebbero passare con i treni sul nuovo tracciato in quelle condizioni!
Speriamo tanto di sbagliarci, ma non vediamo nulla di buono all’orizzonte.
Vorremmo tanto un giorno firmare anche noi con De Gregorio un accordo sindacale storico, utile per lavoratori, azienda ed utenza.
La verità è che oggi assistiamo solo ad accordi “fasulli”, spreco di danaro pubblico e, come diceva Lello Arena in un famosissimo sketch con Massimo Troisi: ANNUNCIAZION, ANNUNCIAZION…solo questo !!!