C’è un allarme sanitario sui disturbi da apprendimento in Campania, con 25.000 casi “sommersi” di bambini. E c’è un dito puntato contro le amministrazioni locali, accusate di (presunti) mancati controlli a scuola. Non fa sconti a nessuno il professor Alessandro Pepino, delegato del rettore della Federico II per le disabilità e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dsa). Nemmeno alla “giunta dei professori” di Palazzo San Giacomo, guidata dall’ex rettore Gaetano Manfredi. Nel video di un convegno, Pepino mostra i dati ministeriali del 2022 sulle regioni. Secondo lui, contando anche il Disturbo da Deficit di Attenzione Iperattività (Adhd), c’è una “incidenza media nazionale sulla popolazione scolastica del 10%”. In Campania però risalta la percentuale: appena 1.8%. “Abbiamo una situazione genetica diversa e non abbiamo ragazzi coon Dsa?” chiede il professore, in modo retorico. La risposta è no. “Signfica che – afferma – qui l’8% della popolazione scolastica è a rischio Dsa e Adhd e non sappiamo niente”.
In pratica, “ci stiamo perdendo 25.000 ragazzi, tra i 5 e 10 anni, perché non facciamo gli screening”. Quindi attacca: “Il nostro Comune e l’assessore alla scuola non li fa e invece fa i congressi”. Pepino avverte: “Un bambino con Dsa che non viene considerato tale, innesca patologie, diventa un criminale, ha bisogno di terapia psicologica e di sicuro a scuola non impara niente”. Per questo, rivolto alla platea, esorta a “chiedere che le amministrazioni facciano quello per cui sono state votate, gli screening per Dsa lo sappiamo da una vita che si devono fare”.
La denuncia è rilanciata dalla rete Per Napoli, parlando di “verità disarmante”. “Dopo aver fatto inserire nel programma del centrosinistra del Comune di Napoli l’urgenza assoluta di fare gli screening – si legge in un post -, sono 2 anni che ‘preghiamo’ il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore Maura Striano di attivarli nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie. È in ballo il futuro di migliaia di bambini”. Per sottolinea di aver “fatto anche qualcosa in più di ‘pregare’: abbiamo raccolto la disponibilità dell’associazione nazionale che si occupa di Dsa, che ha offerto gratuitamente il suo supporto”. E Per Napoli, sulla scia di Pepino, lancia “il nostro grido di dolore: ‘Fate gli screening, non i convegni'”.