“Essendo stato accertato l’inquinamento delle acque di falda, anche a valle del sito di Agrimonda il cui disastro, tutt’ora in atto, sta per compiere 30 anni, come riscontrato nel piezometro PZ2, ho chiesto al Question Time di oggi come mai non sia stata allestita una messa in sicurezza di emergenza quale una barriera idraulica per bloccare il plume di contaminazione – denuncia il consigliere Muscarà – è passato più di un anno dalla conferenza dei servizi, marzo 2022, in cui fu riscontrato tale inquinamento del pozzo a valle, con un rischio enorme per le falde. Dopo un anno, il governo sta per bloccarci i fondi e sono sicura che quello sarà l’ultimo finanziamento per i siti orfani come Agrimonda, parliamo di 2,5 milioni di euro: bisogna accelerare, ma purtroppo, anche oggi la Regione si è solo lamentata e la risposta dell’assessore Bonavitacola ne è un esempio, il quale ha preferito parlare al futuro cercando di smentire la sottoscritta ed il governo stesso, preferendo parlare al futuro con promesse che oggi con contano più nulla. Mi piacerebbe per una volta sentire che la Regione “ha fatto”, “ha risolto”. Abbiamo ancora un telone che copre il terreno, come l’ultima volta, è fondamentale un procedimento di verifica dell’area anche circostante il sito e che, prima di fare il progetto di bonifica, si dovrebbe naturalmente tenere conto anche della situazione limitrofa al sito stesso, un disastro trentennale mai risolto dalla Regione” – conclude il consigliere Muscarà.
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Trent’anni del disastro Agrimonda, Muscarà: “Risposta vuota della Regione”
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