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Con incoraggiante solerzia, l’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, ha risposto alla missiva del presidente regionale di ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani) Campania  Zaccaria Spina, contenente il grido d’allarme, lanciato in primis dalla presidente nazionale Franca Biglio e dal vice Arturo Manera, sul nuovo Piano di dimensionamento scolastico varato dal governo Meloni.
La prontezza nella replica dell’assessore all’Istruzione – afferma Spinanon può che farci piacere e spronarci ad essere ancora più fermi e convinti nella nostra battaglia e nel mantenimento delle nostre posizioni. Ringrazio Lucia Fortini per la considerazione che ha inteso prestarci e per l’attenzione che sta rivolgendo alla problematica. Non a caso anche il governatore De Luca qualche ora fa si è schierato apertamente contro il provvedimento, a difesa della scuola pubblica. E’ una questione di vitale importanza per la sopravvivenza delle nostre comunità e per favorire l’emancipazione scolastica e la propagazione della cultura nelle aree interne. Non molleremo di un centimetro fino a quando questo tentativo di depauperamento e aggressione verso gli istituti intesi come presìdi culturali territoriali non sarà sventato”.
L’interessamento dell’assessore Fortini è stato più che celere ed estremamente chiaro. “Nel ringraziarvi per l’attento messaggio trasmesso – ha scritto la componente della Giunta De Lucaconfermiamo l’impegno totale della Regione Campania per contrastare ogni iniziativa in materia di dimensionamento scolastico quale strumento di sperequazione e aggravamento delle condizioni generali di attuazione delle funzioni educative e di istruzione per l’intera comunità scolastica regionale. La prima immediata risposta – ha spiegato l’assessore Fortiniè l’indizione dell’Assemblea Generale per la Scuola “Salvare la Scuola Pubblica” programmata martedì 31 gennaio (quindi tenutasi ieri) presso la Sala Galatea della Stazione Marittima a Napoli. Sarete i benvenuti, vi aspettiamo”.
Spina e Manera avevano  denunciato il rischio di penalizzazione dell’organizzazione scolastica sull’intero territorio nazionale ed in particolare per le regioni del Sud e per la Campania in seguito al passaggio,  previsto dal suddetto piano, dagli attuali 600 a  900/1000  studenti da assegnare a ciascun istituto. E dunque paventando accorpamenti tra istituti e come conseguenza la chiusura di oltre 700 scuole. Il presidente di ANPCI Campania aveva rivolto un appello urgente affinché ci si adoperasse, ciascuno per le proprie competenze, per scongiurare il taglio che andrà a colpire i territori più deboli. L’argomento sarà monitorato e dibattuto dagli organismi collegiali dell’associazione.