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NAPOLI – E’ stato il primo a dire addio al Partito Democratico sull’altare della guerra a De Luca (e non solo). La sua è stata la prima mossa che ha di fatto portato alle dimissioni di Leo Annunziata da segretario regionale dei dem e al conseguente commissariamento dell’assemblea regionale del Pd. Il passo successivo di Marco Plutino, costituzionalista e professore all’Università di Cassino, uno del club dei ragazzi di Fuorigrotta nati e cresciuti nella cultura riformista di sinistra, è stato quello di aderire ad Azione di Carlo Calenda.

Ora, all’indomani dell’accordo tra l’ex ministro e Matteo Renzi che ha fatto nascere il Terzo Polo, è uno dei nomi su cui i riformisti potrebbero puntare per una candidatura di peso con vista Senato.
 
Intanto, firma queste sette dichiarazioni.
 
Dichiarazione uno:L’accordo tra Azione e Italia Viva è una ottima notizia per il Paese. E’ nato il partito liberale e riformista, che parla a tutti, e prioritariamente agli astenuti, quasi un terzo degli elettori. Siamo indubbiamente la novità delle elezioni, una buona novità“.
 
Dichiarazione due:Gli occhi di tigre che chiedeva Letta, che penso di aver dimostrato in più occasioni, me li sono portati in Azione dove c’è un’offerta politica netta e si possono fare davvero. Per un profilo come il mio non c’era posto in Campania, dove nel Pd prevalgono pratiche deteriori. Ero un corpo estraneo“.
 
Dichiarazione tre:I tentativi di rompere il bipolarismo si sono prodotti finora o su un versante populista o su un versante civico, come ‘Scelta civica’ e ‘Fermare il declino’. È la prima volta che si tratta di opporre a quello che Calenda chiama il bipopulismo un approccio riformista maturo e compiuto, guidato da leader e dirigenti politici. Può essere una svolta per il Paese, sarà comunque un primo passo importantissimo: costruiamo l’Italia del futuro“.
 
Dichiarazione quattro:Il Terzo Polo sarà un unico gruppo parlamentare. Dopo aver superato le supposte divisioni tra i leader facciamo questo passo di serietà e credibilità. In Parlamento e nel Paese saremo il partito della produzione e del lavoro, con una grande attenzione al sociale che è molto visibile nell’approccio del nostro frontman Calenda alle relazioni industriali e alla riforma della stato sociale
 
Dichiarazione cinque:Il prossimo Parlamento sarà un luogo molto difficile in cui orientarsi e operare. Avere dimestichezza con il diritto costituzionale e parlamentare può tornare utile, come guida per i meno esperti e per inserirsi subito nelle dinamiche parlamentari“.
 
Dichiarazione sei:Per decenni ho sempre coltivato parallelamente militanza politica, riflessione sulla cultura politica e ricerca scientifica. Sono un cittadino che riflette e partecipa per quel che può agli eventi del proprio tempo. Mi riconosco una certa generosità“.
 
Dichiarazione sette:Nella mia vita non ho mai chiesto o sollecitato posizioni. Però mi hanno insegnato a farsi trovare pronti. Ritengo di avere l’età (48 anni tra cinque giorni, ndr), le esperienze e le competenze giuste, di avere un profilo interessante. Deciderà il partito se e come impegnarmi. Sono entrato in Azione per convinzione, non per convenienza“.