“Abbiamo fatto nuovi acquisti a gennaio e mi dispiace per un centrocampista a cui abbiamo dovuto rinunciare. Io credo però che dal 18 febbraio avendo la rosa davvero al completo potremo dire che il campionato riparte in maniera corposa, senza più scuse e disagio abbiamo una rosa per poter competere a qualunque livello”. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis alla viglia del match contro il Verona, e dopo la chiusura del mercato invernale.
Sui mancati acquisti, il patron del Napoli ha sottolineato che “l’investimento vero è la sperimentazione dei giocatori, non la vittoria ad ogni costo. Io devo capire quali sono gli errori del passato e le cose che non funzionano per operare al meglio. Pensavamo all’uscita di Ostigard e ho seguito infatti nel Genoa Dragusin, abbiamo fatto la trattativa con offerte superiori da parte mia, ma Dragosim ha preferito alla fine andare a giocare in Premier che è per chiunque irrinunciabile. A quel punto avevamo pensato a Perez. Ho fatto un incontro con Gino Pozzo a Napoli e dopo tre ore di riunione ho detto che gli avrei dato gli 18 milioni all inclusive. Poi i miei mi hanno detto che ci volevano anche 700.000 euro per il club che l’ha cresciuto e 500.000 al procuratore e allora dissi ‘mi avere rotto, non si fa nulla’. Intanto Mazzarri si è messo a tre valorizzando Ostigard e allora ho detto, se questa estate devo rimodellare la difesa come uso un difensore nuovo che prendo ora? Ostigard aveva offerte di 10 milioni e allora ho deciso di tenerlo. In effetti avevo preso anche Dendocker che sa giocare come difensore centrale”
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis torna all’attacco della Lega sulla Supercoppa in Arabia Saudita: “La Lega è un cumulo di incapacità – ha detto nella conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Verona – vendono l’evento, fanno entrare le telecamere negli spogliatoi prima del match quando i giocatori hanno mezzo testicolo fuori dal pantaloncino. E’ la stupidità di chi vende le cose alla tv. Poi hanno venduto anche il dopopartita, in cui ognuno ha i propri problemi. Secondo me è meglio per il tecnico parlare alla stampa non subito dopo il match ma il giorno dopo, con la calma di chi ha rivisto tutto e sa bene come è andata la partita. Secondo me le conferenze stampa così non funzionano neanche prima delle partite perché l’allenatore deve essere lasciato in pace, pensare, non vi può dire come schiera la squadra perché così aiuta gli avversari”.