Rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio stradale e lesioni colpose. È quanto deciso dal Gip del Tribunale di Salerno, Francesco Guerra, nei confronti di un giovane operaio 23enne di Buccino, accusato della morte dello chef e amico 27enne, Mario Volpe, entrambi coinvolti in un grave incidente stradale avvenuto il 18 dicembre 2021 sulla strada provinciale 355, in località Canne, nel comune di Buccino.
I due, entrambi residenti a Buccino, si trovavano a bordo di una macchina Fiat Punto di proprietà del 23enne, che all’epoca dei fatti aveva 22 anni, e della quale il giovane era alla guida, mentre l’amico Mario Volpe di 27 anni, era seduto sul sedile al lato passeggeri della vettura.
Erano da poco passate le 6 del mattino quando i due, dopo una serata trascorsa con gli amici al pub per festeggiare il ritorno in paese per le festività natalizie dello chef Mario Volpe che lavorava come aiuto cuoco stagionale in un ristorante-hotel in Sardegna, salirono a bordo della vettura di proprietà del 23enne con l’intento di dirigersi dal centro cittadino volceiano ad un bar sito in località San Licandro nei pressi dell’uscita autostradale dell’A2 del Mediterraneo a Sicignano degli Alburni per fare colazione.
Nel tragitto però, lungo la strada provinciale che collega il centro urbano con l’A2, a pochi metri da casa di Volpe, giunti in località Canne, l’automobilista perse il controllo del veicolo che, giunto a ridosso di una curva, in discesa, sul manto stradale reso umido dalle condizioni metereologiche instabili, si schiantò fuori strada, contro un palo della Telecom e dei pali in cemento armato e ferro posti a delimitazione tra la strada provinciale e un terreno con un uliveto di proprietà privata.
Nel violento impatto, avvenuto a 100km/h su una strada il cui limite è di 40km/h, ad avere la peggio fu proprio il 27enne seduto al lato passeggeri che rimase gravemente ferito. Illeso invece, l’automobilista che risultò positivo all’alcol test.
Il 27enne venne così trasportato d’urgenza dai sanitari del 118 all’ospedale San Francesco d’Assisi di Oliveto Citra ma l’aggravarsi delle condizioni di salute del giovane imposero ai medici un trasferimento con ricovero presso il reparto di rianimazione dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli dove la mattina del 2 gennaio 2022, il cuore dello chef smise di battere.
Decesso della vittima che, secondo le relazioni tecniche e medico legali effettuate dai periti nominati dalla Procura della Repubblica di Salerno e le indagini condotte dai carabinieri di Buccino agli ordini del maresciallo Gaetano D’Ambrosio, fu causatO dai politraumi causati riportati dal giovane a seguito all’incidente stradale.
Indagini che hanno portato la Procura ad indagare l’automobilista che, al termine dell’udienza preliminare che si è tenuta nelle scorse ore, ha visto il Gip del Tribunale di Salerno, accogliere la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero e dal legale della famiglia della vittima, l’avvocato cassazionista Fortunato d’Arista, e rinviare a giudizio il 23enne.
Per l’imputato, difeso dall’avvocato Franco Rosa, il processo in cui si è costituita come parte civile la famiglia della vittima e come responsabile civile la compagnia assicurativa rappresentata dall’avvocato Alberto Surmonte e nel quale dovrà difendersi dalle accuse quindi, comincerà a giugno dinanzi al giudice della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, Giuseppe Ferruccio.