Tempo di lettura: 5 minuti
Quando si pubblicano le graduatorie della sanità c’è sempre un elemento di falsificazione: non si chiarisce mai quali sono le condizioni di partenza delle diverse Regioni. Se andiamo in pista con uno che ha la Ferrari e l’altro che ha la Cinquecento diventa complicato fare la gara e nonostante tutto, nonostante i 15 mila medici in meno che ha la Regione Campania e il furto di 200 milioni di euro l’anno siamo una regione all’avanguardia”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca commentando la recente classifica delle Regioni sulla sanità.
C’è da essere – ha detto De Luca a margine dell’inaugurazione di un nuovo padiglione all’ospedale Cardarelli di Napoli veramente soddisfatti, faremo gli ultimi passi in avanti per eliminare le ultime criticità ma quello che si realizza qui è davvero un miracolo tenendo conto del fatto che in Italia non si lavora ad armi pari. La risposta della Regione Campania è infatti unica in Italia per le strutture ospedaliere e le tecnologie, su queste ultime siamo già oggi la prima regione d’Italia e per le strutture non c’è nessuna Regione che stia realizzando adesso 10 nuovi ospedali, 170 case di comunità, più il quasi raddoppio di altri 10-15 ospedali. Siamo davvero impegnati in uno sforzo enorme”.
 
E’ da tre anni che stiamo combattendo sul tema della scarsità del personale medico. A maggior ragione lo facciamo in Campania perché è la regione che ha 15.000 medici meno rispetto alla media nazionale. È una vergogna”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca a margine della visita all’Ospedale Cardarelli di Napoli.
Credo sia stato approvato – ha detto De Luca parlando con il dialogo con il Governo – su proposta anche nostra un emendamento alla scorsa legge finanziaria che prevede la possibilità di utilizzare i giovani medici laureati nel percorso di formazione specialistica negli ospedali, anziché fare come oggi ancora avviene le specializzazioni fuori dagli ospedali. Si consentirà alle diverse aziende e ASL di poter fare la specializzazione impegnando i giovani laureati, che è una delle richieste che facevamo noi, anziché prendere medici da Cuba, dal Pakistan. Utilizziamo i giovani laureati, ovviamente è chiaro che un giovane appena laureato sarà aggregato all’equipe di un primario, di un medico più esperto. È una boccata di ossigeno indispensabile perché, per come siamo combinati, facciamo fatica a fare i turni nei grandi pronto soccorsi, non nei piccoli ospedali. Si fa fatica a fare i turni, perché i medici non ci sono e su questo non c’è nessuna novità da parte del Governo”.
De Luca è tornato anche sul problema di ingresso alla facoltà di medicina: “qualche mese fa – ha detto – c’è stata la notizia di una truffa, perché il blocco rimane, viene solo spostata la data ai sei mesi al termine dei quali ma si faranno comunque i quiz per proseguire la facoltà. Rimane quindi una posizione assolutamente irresponsabile. Riconfermo la posizione della Campania: libertà per tutti di iscrizione alla Facoltà di Medicina. La verifica si fa dopo un anno, ma sulle materie mediche, non sulle stupidaggini che stanno stressando un’intera generazione di giovani”.
 
Dopo 15 anni è stato riavviato al Cardarelli un lavoro che riguardava la realizzazione di 35 ambulatori, il direttore D’Amore ha ripreso in mano la situazione, abbiamo avuto la sospensione dei lavori, una crisi con l’impresa, sospensioni per ragioni di antimafia, l’ira di Dio”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca commentando l’inaugurazione di oggi all’ospedale Cardarelli di Napoli del ristrutturato padiglione G che sarà la nuova sede degli ambulatori.
“E’ stata recuperata – ha detto De Luca dopo aver visitato l’edificio – tutta una palazzina di quattro piani, con 35 ambulatori, 2 sale operatorie: avremo la possibilità di fare delle prestazioni ambulatoriali per le quali abbiamo criticità. Avete visto infatti che c’è la sala oculistica, specializzazione che nella nostra Regione registra maggiori ritardi per le liste d’attesa. Anche sulla gastroscopia stiamo lavorando per eliminare le criticità. Qui si lavorerà anche di pomeriggio, di sera, vedremo di allungare il tempo di lavoro anche nel fine settimana. L’obiettivo è di erogare un servizio di qualità ai nostri concittadini e di abbattere fino ad eliminarle le liste d’attesa. Il direttore del Cardarelli sa che abbiamo in mente un’iniziativa da fare ad aprile per comunicare ai nostri concittadini che la Regione Campania è la prima d’Italia per le liste d’attesa. Un obiettivo ambiziosissimo tenendo conto che abbiamo 15mila medici in meno e risorse in meno ma faremo anche questo miracolo. Poi, come vedete, c’è un cantiere aperto di un nuovo edificio: anche qui si realizzeranno nuove strutture, sale operatorie, si lavora a decongestionare il Cardarelli che è l’ospedale più grande della Regione Campania, è evidente che c’è una congestione inevitabile del pronto soccorso. Stiamo facendo di tutto per creare le condizioni migliori per l’attività sanitaria”.