Salerno – Scambio di battute tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, giunto al Giffoni Film Festival (al via oggi a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno) e un ragazzo della giuria del Gff. Dopo il photocall, il giovane si è rivolto al governatore chiedendogli della ipotesi di terzo mandato alla guida della Regione e del valore della democrazia e De Luca ha così risposto: “Democrazia è presentarsi ai cittadini e permettere loro di votare“.
“Stiamo dando uno degli esempi di una democrazia che può morire perché una democrazia che si riduce ad un grande circo equestre come quella italiana, ad un grande pollaio come quello che si è presentato il Parlamento in queste due giornate è una democrazia che rischia davvero di morire“. A dirlo, questo pomeriggio, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso dell’inaugurazione della 52esima edizione del Giffoni Film Festival in corso da oggi e fino al 30 luglio a Giffoni Valle Piana (Salerno). “Se diventa – aggiunge De Luca – una democrazia che non risolve problemi perché manda in crisi i governi ogni 14 mesi, questa è una democrazia che non risolverà nessuno dei grandi temi che richiedono tempo. Se la politica si riduce solo a tweet, questi problemi non li risolverà nessuno e la democrazia rischia davvero di morire“.
“La globalizzazione, i problemi dell’economia, i problemi energetici rischiano di avere una ricaduta pesante sulle famiglie e sulle giovani generazioni“. Ha proseguito il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Secondo il governatore “Questi anni hanno determinato una crescita delle povertà. Società civili, paesi civili non possono chiudere gli occhi davanti a questi fenomeni. Noi abbiamo il dovere di dare una mano a chi non ce la fa ma abbiamo anche il dovere di abituare i giovani al non parassitismo. Spiegare ai giovani che non devono aspettarsi dallo Stato la soluzione ai loro problemi“. “Ognuno è responsabile della propria vita. Questa educazione ai giovani non la dà più nessuno. Stiamo trasmettendo l’idea che quando non si riescono ad avere risorse, ce le deve dare lo Stato – ha spiegato – Non è così. La vita è una propria responsabilità. Quando hai fatto il tuo dovere e non ce la fai, allora lo Stato deve darti una mano. Ma il primo responsabile della tua vita sei tu. Agli invisibili, agli anziani, ai disabili, alla povera gente, a chi non ce la fa, a loro dobbiamo dare una mano. Agli altri nessun parassitismo“.
“I giovani devono studiare e formarsi. Dotarsi di strumenti critici ed essere in grado di capire quello che è bene e quello che è male. E combattere contro le generazioni che stanno tradendo i giovani. Quelli della mia generazione non hanno più nulla da dare a questo Paese, alla democrazia di questo Paese. Questa generazione non ha più nulla da dare perché non è più in grado di dare esempi positivi di vita, non di nozioni“. E’ il pensiero di Vincenzo De Luca, esposto nel corso dell’inaugurazione della 52esima edizione del Giffoni Film Festival. “Quello di oggi è un periodo complicato. Le giovani generazioni devono essere consapevoli che la pace, la democrazia, la solidarietà vanno difese altrimenti muoiono“, ha aggiunto. Secondo il governatore, i giovani “devono essere forti, avere strumenti culturali, capacità di vivere nella vita reale. Nella vita non regalerà niente nessuno. Devono evitare le stupidaggini che a volte fanno durante la movida e le discoteche, rifiutando droga e spinelli che fanno male“. “Anche i social vanno utilizzati bene. Lo dico – aggiunge rivolgendosi alla platea di giovani – soprattutto alle ragazze. Una foto, un video resterà per sempre in rete. Bisogna evitare i social per atti di bullismo e violenza nei confronti di altri giovani. Bisogna prepararsi alla vita in un mondo che è diventato complicato dove i nostri valori, la pace e la democrazia non sono più scontati ma vanno difesi e riconquistati“.
“Sarà una stagione politica peggiore di quella che abbiamo alle spalle. La tragedia dell’Italia è che non cambierà nulla. Non è che noi andiamo alle elezioni, vince una coalizione, destra o sinistra, e poi si governa per cinque anni. Questa cosa è una illusione“. Ha concluso il presidente della Regione Campania al Giffoni Film Festival. “Un Paese nel quale possono vivere trenta formazioni politiche – aggiunge il governatore – non è una democrazia che può garantire stabilità. E poi ci sono contraddizioni interne a tutte le componenti. Dopo questi due mesi di campagna elettorale saremo punto e a capo. Nel giro di quattro mesi si sgonfieranno anche le nuove illusioni, mi riferisco, ad esempio, a Fratelli d’Italia“. “Questi cinque anni di Parlamento italiano ci hanno fatto pagare la grande illusione dei Cinque Stelle che avevano il 33% dei voti. Ed è finita nella vergogna più assoluta – ha aggiunto – Poi si è sgonfiata l’illusione della Lega, poi è fallita l’operazione di rinnovo istituzionale di Renzi. Se il sistema politico rimane così frantumato, non governeremo mai questo Paese. O abbiamo il coraggio di introdurre un maggioritario vero oppure teniamoci il proporzionale, ma alla tedesca con una soglia di sbarramento al 7%. Non possiamo dare rappresentanza solo a chi rappresenta il suo condominio e a volte neanche quello. Quando si moltiplicano le forze politiche è solo per garantire candidature ai gruppi dirigenti, ma tutto questo non serve all’Italia“.