“Nell’incontro con la segretaria del Pd Elly Schlein ha trovato delle strade comuni da percorrere? “No”. Lo ha detto nettamente il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando il dialogo avuto con la segretaria del suo partito domenica a Napoli.
De Luca ha precisato che “dobbiamo ancora cominciare il lavoro ma io mica devo condividere, non devo condividere con nessuno. Noi facciamo le nostre battaglie, sono gli altri che si devono adeguare a quello che fa la Campania”. “Noi combattiamo e verificheremo la coerenza di tutte le forze politiche, tutte, senza nessuna differenza – spiega. Chi sostiene queste battaglie è amico del Sud, è amico di De luca che peraltro se ne infischia. Io posso vivere anche senza amici, mi basta la mia famiglia. Le bandiere di partito non servono a niente in questi casi, a me interessano i fatti”.
“Ci vuole coraggio e onestà intellettuale che ti consentano di dire ai concittadini che la verità viene prima delle bandiere di partito. Se state tagliando risorse al Sud a me non fa caldo o freddo se il governo sia di centrosinistra o di centrodestra, dobbiamo curare gli interessi dei nostri cittadini“. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca a margine di un incontro sul nuovo dimensionamento scolastico del Governo. Nell’incontro l’assessore alla scuola Lucia Fortini si era infatti detta stupita del voto a favore da parte dei suoi colleghi di Calabria e Basilicata.
“Siamo in una battaglia – ha commentato De Luca – contro il centralismo nazionale di decisioni che il Governo vuol far prendere ai ministeri, che non sanno neanche più come sia fatta l’Italia. E lavoriamo anche per contrastare l’autonomia differenziata che per la scuola e la sanità pubblica può significare che le Regioni ricche facciano contratti integrativi per il personale docente o sanitario. I contratti devono restare nazionali, se paghi 3000 euro in più a medici o insegnanti, al Sud non ne troviamo. Quindi ci muoviamo contro tendenze di centralizzazione burocratica che produce inefficienza e contro l’autonomia differenziata che produce marginalizzazione del Sud”.
SCUOLE – “La scuola è il luogo di formazione della coscienza nazionale, del sentimento nazionale, del sentimento di patria. Se salta pure la scuola pubblica noi perdiamo la possibilità di formare all’unità nazionale le giovani generazioni”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nell’iniziativa sulla riforma del dimensionamento scolastico da parte del Governo.
“Ci sono altre realtà d’Europa – ha aggiunto De Luca – come la Spagna, dove persino i programmi scolastici vengono decisi dalle Regioni. Provate a immaginare che cosa significherebbe in Italia il programma scolastico orientato dalla Lega Nord, avremo un controRisorgimento e questo non va bene. La scuola pubblica è essenziale anche da questo punto di vista della difesa dell’unità nazionale e del sentimento di patria. Lo vorrei dire agli amici di Fratelli d’Italia che parlano della nazione ogni 20 secondi, anche a sproposito: quando si parla di territori è meglio parlare del Paese non della nazione. Questo è un modo per difendere un sentimento nazionale. La scuola pubblica non va sopportata, ma valorizzata perché abbiamo i docenti in Italia che sono i peggio pagati d’Europa e a volte aggrediti dai familiari degli alunni, dagli stessi alunni: quello che avviene nella scuola pubblica è inimmaginabile in un paese come il Giappone, la Germania o la Francia. Docenti che vengono lasciati a volte allo sbando. Preoccupiamoci di questo, di valorizzare i docenti e mantenere le risorse anzi potenziarle e per quello che riguarda il sud di avere un bel programma contro la dispersione scolastica”.
“Sulla riforma della scuola comincio a essere ottimista pensando a quello che faceva il Governo Renzi, l’algoritmo. A Roma ricordiamo che un imbecille inventò l’algoritmo che diceva che le scuole a Bolzano dovevano avere insegnanti di Napoli, cose imbecilli”. Lo ha detto con ironia il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel suo intervento sul dimensionamento della scuola per la Campania tenuto al Centro direzionale insieme a centinaia di presidi e docenti scolastici.
“La scuola – ha aggiunto De Luca – è un servizio che va affrontato con grande rispetto e coinvolgimento pieno. Scuola e sanità sono i due principali servizi pubblici ma oggi siamo in un clima culturale che non considera più questi due grandi servizi doverosi da erogare ma comincia a guardare ad altri modelli di organizzazione, magari non europei, che considerano come il privato possa sostituire il servizio pubblico nella sanità e nella scuola”.
De Luca ha criticato il nuovo dimensionamento della scuola del ministro Giuseppe Valditara. “Il ministro – ha detto De Luca – dell’Istruzione e del merito, nuovo nome del ministero senza la parola pubblica, non è lontano da questo tipo di cultura. Il mondo della scuola ci aiuta a dare valori, a trasmettere il rispetto delle regole insieme a un comparto di dipendenti pubblici con cui dovremmo dialogare. Pensano, invece, a tagliare e dobbiamo sapere che il taglio per il sud sarebbe doppio, perché già il livello dispersione scolastica è doppio rispetto al nord. Dovrebbe esserci un approccio differenziale da parte del Governo, tutto il comparto formativo vede due mondi diversi tra Sud e Centronord, c’è una parte di Paese in cui non devi tagliare niente, neanche un docente. Per il Sud non si fa neanche un mezzo taglio, abbiamo in realtà da recuperare personale”.