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E’ una scelta grave che rischia di spaccare l’Italia, com’è ovvio, ma soprattutto di penalizzare in maniera drammatica il Sud”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell’evento di apertura del complesso di San Marco a Rota a Mercato San Severino (Salerno), ha commentato l’approvazione in via definitiva della legge sull’autonomia differenziata. “Pensiamo a due o tre cose concrete: l’autonomia differenziata – ha aggiunto il governatore – può consentire alle Regioni del Nord di trattenere il residuo fiscale, cioè di trattenere nelle regioni d’appartenenza i tributi nazionali. Il totale di Iva, Irpef, Irap che matura in quelle regioni può essere trattenuto fino al 90% in quelle regioni. Dopodiché non si capisce da dove si prendono i fondi per la perequazione, cioè per recuperare il divario tra Nord e Sud. Se trasferiamo poteri ulteriori nel campo della sanità, mentre oggi abbiamo un unico contratto nazionale per il personale sanitario, con l’autonomia differenziata una Regione ricca può aggiungere al contratto nazionale anche un contratto integrativo regionale, cioè, in concreto, può pagare i medici il triplo di quanto non possa fare una Regione meridionale. Sarebbe un disastro per la sanità pubblica e avremmo ovviamente un fiume di emigrazione, anche di giovani medici, dal Sud al Nord. Questo discorso vale anche per la scuola. Abbiamo davvero una situazione di grande pericolosità”.