“La Federico II è stata autorizzata all’utilizzo di un farmaco innovativo in materia di emofilia. Sono tre le città autorizzate: Milano, Padova e appunto Napoli”. L’ha spiegato, nel corso del consueto punto in diretta sui propri canali social, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “I soggetti affetti da emofilia, a rischio di emorragie assai pericolose, oggi devono recarsi con i loro farmaci presso i centri specializzati due volte a settimana. Questo farmaco innovativo, per il quale l’Aifa ha autorizzato il trattamento, utilizza una terapia genetica: viene iniettato endovena un vettore virale che trasporta il gene che consente al fegato di produrre la proteina mancante”. “In Campania – ha proseguito il presidente della giunta regionale – sono stati trattati quattro pazienti, in Lombardia tre, in Veneto uno. Basti pensare che la Germania ha utilizzato questo farmaco solo su due soggetti, in California sono stati trattati tre ammalati. Il costo del farmaco al sistema sanitario nazionale è di 1,350 milioni di euro, mentre il costo a carico della Regione è di 700mila euro. Questo farmaco però consente di avere una tranquillità per molti anni”.
Durante la consueta diretta social il governatore De Luca ha toccato diversi tempi, tra i quali la crisi che sta attraversando il comparto auto con ripercussioni anche in Campania: “Abbiamo avuto a Roma un incontro al Ministero dello sviluppo per Stellantis. Ci sono stati momenti di grande preoccupazione. Il ritiro dei licenziamenti è stato un fatto importante“. Lo spiega il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che questo pomeriggio ha tenuto il solito punto social sui propri profili. “Al Ministero è stato presentato il ‘Piano Italia’ per quanto riguarda la produzione delle auto. Non vi sarà alcun rischio per le assunzioni dirette di Stellantis: Pomigliano e Pratola Serra non avranno dunque preoccupazioni. Ma abbiamo almeno altre dodici grandi aziende che lavorano per Stellantis. Nel programma illustrato, al di là delle annunciate difficoltà per il 2025, si dice che Stellantis effettuerà gli acquisti da aziende fornitrici italiane e che sono previsti due modelli a Pomigliano, uno completamente nuovo”. “Restano però perplessità – aggiunge De Luca – L’Europa ha assunto una posizione particolare per ciò che riguarda la transizione ecologica. Se le aziende non producono il 20% di auto elettriche, sono soggette a multe salate, senza però che questo tenga conto del mercato, che può non volere una tale produzione. E poi c’è un’incognita italiana: bisogna infatti realizzare colonnine per auto elettriche, Inoltre, il governo deve intervenire per i costi: oggi noi paghiamo il 30-40% in più rispetto a Spagna e Francia. Ma per lo meno c’è ora nel nostro Paese un piano di sviluppo dell’auto”.