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Salerno –  “La nostra storia parte da questa situazione qui, da questo 7%”, dice Davide Nicola mostrando la maglietta con su impressa la famosa percentuale- salvezza dei granata in avvio di conferenza. “Il presidente mi disse “vogliamo credere in questo 7%”. Ho provato i loro stessi brividi perché la sfida era talmente bella da non pensarci nemmeno un secondo”. L’allenatore della Salernitana ha affrontato tutti i temi della vigilia della partita più importante della stagione. La sua squadra, sospinta da trentamila spettatori, domani sera ospiterà l’Udinese per provare a raggiungere lo straordinario traguardo della salvezza in serie A.  

Desiderio – “Quando uno desidera ardentemente qualcosa è bello pensare che tutto l’universo trami affinché tu lo possa conseguire, come dice Paulo Coelho. Si tratta di un percorso legato al modo di stare in campo, a ciò che abbiamo creato in ogni singolo giorno. E’ questo ciò che resterà, dobbiamo messere in conto che può anche non andare come vorremmo. 

Percentuale – “7% direi che non è una percentuale che lascia molto margine all’immaginazione. Diciamo che è un salto nel vuoto e che bisogna avere il coraggio di compierlo. L’unico margine di salvezza è dato dalla capacità che hai di convincerti di poter volare. E’ questo che hanno fatto i ragazzi per arrivare fin qui, siamo consapevoli del fatto che in questo percorso sia stato importante pensare di potercela giocare all’ultima partita fino all’ultima partita. Non so come atterreremo da questo salto nel vuoto, ma so che questo 7% è tutto ciò in cui abbiamo creduto finora e in cui continueremo a credere fino alla fine. Bisogna avere l’aiuto di tutti per realizzare un sogno che sarebbe davvero bellissimo e coronare un percorso bellissimo”.

Epilogo – “A me interessa solo questa avventura. E’ stato davvero un percorso piacevolmente intenso. Se pensiamo che il 13 aprile, prima di giocare, avevamo 12 punti di svantaggio può essere solo definito così. Bisogna mettere questo entusiasmo in tutto, moltiplicarlo, mostrando dedizione in quello che abbiamo fatto finora”. 

Rischi – “Per arrivare fin qui non solo abbiamo dovuto affrontare dei rischi, ma anche altre cose come i timori, le paure e migliorare noi stessi. Non ci sono due partite in due campi, noi ci concentriamo solo sulla nostra partita. I momenti della gara sono diversi, vogliamo esprimere noi stessi perché siamo convinti che quello che ci ha portato fin qui è una precisa identità, il nostro gioco e la nostra unione. Non sarebbe stato possibile arrivare fin qui senza il sostegno di tutti. Dobbiamo dovremo moltiplicare tutto questo perché non esiste un’altra partita, lunedì non c’è un altro allenamento. E’ la sfida decisiva”.

Formazione – “Non è una questione di voler stupire, questa settimana ho chiesto ai ragazzi di non avere fretta per arrivare alla partita. Non ne abbiamo mai avuta e anche questa settimana è stato così. Domattina faremo una piccola rifinitura, il segreto è credere in quello che abbiamo fatto e che vogliamo fare”. 

Tattica – “Secondo me in questa gara non sarà importante il modulo ma l’atteggiamento giusto, ovvero mettere in campo le componenti giuste per dare il massimo”. 

Futuro – “Non posso parlare di qualcosa che esula dalla partita di domani. Esiste solo il momento, non posso pensare avanti perché non è quello che serve ai ragazzi. Questa storia con il minimo sforzo può assumere un valore incredibile. E’ importantissimo che noi restiamo concentrati sul qui e ora, tutto il resto non mi interessa”.

Anima – “Siamo esseri umani, è impossibile scindere il cervello dal cuore. Questa gara va giocata con tutto, c’è in palio il grande lavoro fin qui svolto, c’è la voglia di raggiungere quello che siamo stati in grado di fare fino a questo momento. Questa avventura ha avuto un minimo comune denominatore, ovvero tutti noi. Tutte le componenti hanno fatto quello che serviva per lottare per la salvezza. Vogliamo farlo fino alla fine”. 

Società – “Ho esordito con il 7% perché la sfida iniziale era talmente motivante che non ci ho pensato un secondo ad accettarla. Il presidente anche stanziando il premio salvezza ha dimostrato di tenerci. Mi piacerebbe che questa storia acquisisse un senso definitivo perché ci sono tanti aneddoti che un giorno mi piacerebbe raccontare”. 

Sassolini – “Non devo togliermi nessun sassolino dalla scarpa, anzi devo raccogliere tutti i sassolini che le persone hanno portato qui in forma di contributo. Domani è la partita di Salerno e della Salernitana, il momento che è l’unione che fa la forza, che non c’è qualcuno migliore di un altro. Domani è l’ultimo capitolo di questa stagione, dobbiamo dare tutto”

Ruggeri e Zortea – “La loro convocazione deve gratificare, le loro carriere sono frutto di ciò che faranno e dei risultati che conseguiranno. Quindi devono volare”. 

Ansia – “Se citiamo l’ansia come qualcosa di voglia allora posso dire che c’è. Se invece intendiamo l’accezione negativa allora va combattuta con la consapevolezza. Pensando a cosa abbiamo fatto per arrivare fin qui, quanto ci siamo impegnati, quanti sacrifici abbiamo fatto fin qui. 

Città – Non ci sentiamo separati dal contesto. Una delle prime cose che ho chiesto ai miei giocatori è che vivessero la città, ci sentiamo un’unica cosa con la gente. I desideri della gente sono i nostri desideri, per questo domani giocheremo tutti”.  

Tempo – “Fra cinquant’anni nemmeno mi immagino. Il tempo non esiste, il futuro è relativo e ho scoperto sulla mia pelle che è solo nel presente che io riesco a vivere bene e riesco a determinare quello che voglio per il futuro, non solo tra cinquant’anni”.

Fazio – “Un giocatore che porta suo figlio a giocare ai giardinetti della città dimostra quanto ci tiene a far felice la gente di Salerno. 

Impegno – “Non riesco a fare una cosa se non do il massimo. La si può anche fare ma credo che nella vita non ci sono scorciatoie. Tutto quello che si consegue lo si consegue solo se si dà il massimo di sé stessi. Anche perché è fondamentale in quanto ti gratifica come persona e come atleta”. 

Udinese – “E’ una squadra che ha delle abilità, ha fatto un campionato importantissimo. E’ una squadra che ha capacità di variare sistema di gioco, ma conta quello che vogliamo fare noi. Noi siamo qui perché abbiamo delle qualità. Dobbiamo crederci fino alla fine”. 

Trentamila – “Credo che questa tifoseria abbia ampiamente dimostrato le sue qualità e il fatto di crederci insieme a noi. Voglio solo che la gente di Salerno sia felice, sarei contentissimo per tantissime persone. Diamoci una mano e portiamo a casa quello che ci interessa”.