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Salerno – Ha onorato la professione di medico fino all’ultimo. Fino a che il Covid non l’ha costretto in un letto della rianimazione dell’ospedale ‘Mauro Scarlato’ di Scafati per circa due settimane. Il virus purtroppo ha stroncato la vita di Giuseppe Comodo, medico salernitano di 68 anni, sostenitore delle cure domiciliari tempestive per i pazienti affetti da Coronavirus. Fin dall’inizio della pandemia si recava a casa dei pazienti e li visitava, senza mai risparmiarsi.

Recentemente sul suo profilo social aveva fatto rumore la sua posizione dubbiosa a proposito della necessità di sottoporsi alla terza dose di vaccino. “Vorrei che mi dessero una sola ragione al mondo per cui pensino che possa funzionare una terza dose dello stesso vaccino che non ha avuto alcun effetto con la prima e con la seconda dose. Chi ha paura non sa e avendo paura non vorrà mai sapere”, il pensiero affidato al web. Poi, nonostante le perplessità, l’aveva fatta per continuare a lavorare.

Originario di Pontecagnano Faiano, Comodo è scomparso ieri. Per tanti anni ha prestato soccorso a bordo delle ambulanze del 118. Adesso, sono decine i messaggi pubblici postati sui social per ricordare l’uomo e il medico. “Ecco come muore un medico italiano – scrive Daniele – Questi sono gli eroi che dovrebbero fregiare con la medaglia al valore. Grazie dottore perché fino all’ultimo hai combattuto la buona battaglia, visitando i pazienti Covid a casa. Non hai temuto per la tua vita. Oggi sei con il tuo collega Giuseppe Moscati. Grazie dottore non solo perché hai curato i miei famigliari con umanità, pazienza e sensibilità come pochi”.